COLPI DI FULMINE - Il Natale nel 2012 è sostituito dall'amore
Che lo si chiami "cinepanettone" o no (la discriminante è solo l'ambientazione natalizia, che qui manca),
torna puntuale come ogni anno l'appuntamento con la commedia delle feste firmata da Christian De Sica e Neri Parenti.
Dopo le polemiche degli ultimi anni, e
le accuse di flop per l'episodio a Cortina dell'anno scorso (che seppur in calo ha registrato uno dei più alti incassi italiani della stagione, non dimentichiamolo),
per il 2012 la produzione Filmauro ha avuto una sola parola d'ordine: "Non è un Cinepanettone".
Vero,
"Colpi di fulmine" è una commedia "normale", che ha ricevuto in eredità dai suoi predecessori solo il regista e l'attore principale, questa volta affiancato da un cast (quasi) inedito in questo periodo dell'anno.
La struttura è un po' farraginosa, due episodi completamente staccati tra loro (anche fisicamente, uno ambientato in Trentino e l'altro a Roma),
ma il livello della comicità - pur senza essere memorabile - pare più alto rispetto ai recenti capitoli natalizi.
C'è meno volgarità, qualche banalità sparsa ma anche alcune idee simpatiche e intelligenti.
Nella prima parte De Sica si finge prete in Trentino perché è inseguito (ingiustamente) dalla Finanza. Spunto non brillantissimo, ma l'attore si diverte ed è in parte, e quando scatta il colpo di fulmine con la "finanziera" Luisa Ranieri iniziano i guai.
Vincente l'idea della applicazione telefonica per la messa, ben inserito il mimo di Zelig, Simone Barbato, e fa sorridere anche Arisa nel ruolo della "rurale" collaboratrice parrocchiale.
La seconda parte è migliore: Lillo e Greg costituiscono una coppia collaudata, e qui il primo è l'autista popolare (ma finto "snob") di un impomatato ambasciatore presso la Santa Sede, interpretato da Greg. Quando questi si innamora a prima vista della pescivendola coatta Anna Foglietta, diventa necessario un rapido corso di "involgarimento" a scopo seduzione. Equivoci simpatici, ritmo abbastanza sostenuto, un trio di attori che convince.
Il pubblico abituale del cinepanettone - tranne gli amanti della parolaccia facile - non avrà problemi a farsi piacere anche questo "Colpi di fulmine", che
resterà non del tutto indigesto anche ai cosiddetti "palati fini" che normalmente eviterebbero commedie popolari ma che rischiano sempre, in periodo di festa, di finire a vederli, magari anche solo per assecondare i gusti familiari...
19/12/2012, 10:15
Carlo Griseri