BERLINALE 63 - MATILDE, soluzioni per una vita migliore
Una bambina,
Matilde, ripresa nella sua vita quotidiana fatta di scuola, di tempo da passare girovagando per la città, di studio e poco altro. Una vita semplice, come quella dei suoi coetanei, ma che viene disturbata da piccoli particolari a cui la gente dovrebbe prestare maggiore attenzione. Basta un po' di inventiva e un po' di buona volontà.
Piccolo e delicato ritratto di una bambina audiolesa, il cui handicap non viene percepito fino al twist finale (è un peccato svelarlo nella recensione, ma sarebbe impossibile parlarne altrimenti...), "Matilde" è costruito con pochi mezzi e deve molto del suo felice esito alla simpatia empatica suscitata dalla sua protagonista,
Matilde Da Silva.
L'intelligenza "applicata" della piccola Matilde coglie lo spettatore di sorpresa, e il tono quasi favolistico del racconto aiuta nell'immedesimazione.
Prodotto da
AGFA - Associazione Genitori con Figli Audiolesi, il cortometraggio di Palmieri merita una lunga vita, perché
così semplice e diretto è il suo messaggio (basta poco per aiutarsi reciprocamente, giusto un po' di attenzione e un pizzico di intelligenza...)
che è impossibile non "arrivi" a ogni tipo di pubblico. Da guardare, da promuovere e da difendere.
11/02/2013, 18:40
Carlo Griseri