CROWDFUNDING - Operazione "Besame Mucho"
E' partita su
Kickstarter la
raccolta fondi "dal basso" per finanziare
"Besame Mucho", un documentario sul tema della violenza domestica pensato e voluto da Marina Catucci e Roberto Vincitore. Obiettivo: raccogliere 35.000 euro entro il 16 maggio.
Il progetto prevede una trasferta negli Stati Uniti per realizzare interviste a un rappresentante del dipartimento domestic violence della Nypd, a
Noam Chomsky, al ministro del Judson Memorial di New York, a un rappresentante di UN Woman, il dipartimento delle Nazioni Unite che si occupa dei diritti e dei problemi delle donne nel mondo, al Women’s building di San Francisco e allo staff di
Joe Biden, che si è occupato della legislazione in tema di violenza domestica dai primi anni ’90 scrivendo il Violence Against Woman Act.
Sul sito ufficiale del documentario è la stessa Marina Catucci a raccontare di cosa si tratta.
Besame Mucho è nato in rete. Io e Roberto ci siamo conosciuti su Twitter.
Ci è sembrato naturale pensare ad una produzione con kickstarter ed è ciò che faremo, per un sacco di ragioni diverse.
Innanzitutto non avere un unico produttore è rinfrescante e liberatorio. Ho parlato con due produttori classici ed entrambi erano interessati a produrre Besame Mucho a patto di… A patto di mostrare donne in lacrime che mostrano i lividi freschi, a patto di lavorare con tempi biblici, a patto di abbassare le pretese, insomma a patto di fare un altro documentario.
Bhe,
noi preferiamo avere tantissimi produttori, dover rispondere ai soggetti che ci finanzieranno direttamente ci piace di più che dover limare qua e là per rientrare in uno schema di prevedibilità narrativa e di contenuti che non condividiamo.
Oltre questo, che sarebbe già una ragione sufficiente, fare una produzione di questo tipo ci porta immediatamente a confrontare la nostra idea con la realtà. Se non si riesce a spiegare a più persone quello che si vuole realizzare, sarà difficile che lo si realizzi.
La rete ci dà la possibilità di essere indipendenti e di lavorare velocemente, senza far invecchiare l’idea nei nostri cervelli, ci da la libertà di relizzare ciò che abbiamo chiarissimo in mente e che se cambierà in corso d’opera non sarà stravolto e più di tutto non cambierà per nessuna imposizione aliena.
Il nostro budget sarà trasparente, tutti quelli che ci lavoreranno saranno pagati, continueremo a fare a turno orari impossibili per far coincidere le nostre presenze su skype ed a schiacciare ogni giorno più tasti di Stravinsky per spedirci aggiornamenti in tempo reale, nessuno ricoprirà un solo ruolo ma almeno tre a testa.
E come idea di produzione mi sembra la migliore auspicabile.
05/04/2013, 11:03
Carlo Griseri