Otar Iosseliani ospite di Capalbio Cinema 2013
Nel ventennale di
Capalbio Cinema, che quest’anno si svolgerà dal 17 al 21 luglio, arriva l’omaggio al grande cineasta georgiano
Otar Iosseliani artista anarchico e controcorrente che una volta disse: “Sono dalla parte dei poveri, detesto i parassiti. Ma il nostro mestiere è talmente faticoso che bisogna affrontarlo con leggerezza, per questo io lavoro solo con chi mi e' simpatico".
Iosseliani, che sarà ospite d’onore del festival, è uno di quegli autori dalla vita avventurosa e imprevedibile. Inizia studiando musica, poi si dedica alla matematica e in ultimo al cinema ma d’improvviso cambia vita e va a lavorare in fabbrica e poi su una nave mercantile. Quando torna di nuovo dietro la macchina da presa
vince premi nei maggiori festival del mondo: Cannes, Venezia e Berlino. A questo artista complesso e affascinante Capalbiocinema rende omaggio proponendo quattro dei suoi “film brevi”: Ap’rili del 1961, che segna anche il suo debutto alla regia, è una paradossale e piccola storia d’amore da cui emerge tutta l’ironia di Iosseliani. Tudzhi (Ghisa) del 1964 è un documentario poetico sul lavoro in una fabbrica metallurgica, in cui già c’è il tocco lieve e comico dell’autore.
Georgian Ancient Songs del 1969 è un breve inno d’amore alla musica e al canto della terra georgiana. Sept pièces pour cinéma noir et blanc del 1983 è un “divertissement” sul lavoro del cineasta e sul cinema. Ai quattro cortometraggi si aggiunge un medio metraggio interamente girato in Toscana: Un petit monastère en Toscane (1988) sulla vita dei monaci di Montalcino.
A questo lavoro Iosseliani è molto legato. All’epoca giurò che sarebbe tornato in Toscana, in quegli stessi luoghi, per girare un altro film con la stessa gente di allora…
Seguendo un percorso di ricerca sui maestri dell’immagine, come era già avvenuto con Kiarostami, Bellocchio, e recentemente Skolimowski,
Capalbiocinema sceglie lo sguardo sul mondo di Otar Iosseliani, per scoprire quali sono le mappe visive attraverso cui si orienta nel mondo che cambia e come, attraverso il suo cinema, cerchi di coglierne i mutamenti.
“L'omaggio al maestro” è a cura di Bruno Roberti con la collaborazione di Enrico Ghezzi e Rai 3 Fuori Orario.
Capalbio Cinema diretto da Tommaso Mottola è stato fondato da Stella Leonetti. Padrino del Festival fu all’epoca Michelangelo Antonioni.
07/04/2013, 10:10