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IL MINISTRO - Ad aprile al cinema il film di Pierre Schoeller


"Il Ministro (L'Exercice de l'Etat)" vanta un cast di livello con Olivier Gourmet, Michel Blanc e Zabou Breitman


IL MINISTRO - Ad aprile al cinema il film di Pierre Schoeller
Finalmente. E' il primo avverbio che viene in mente alla notizia dell'uscita in sala anche in Italia del film di Pierre Schoeller "Il Ministro - L'esercizio dello stato (L'exercise de l'etat)", vincitore del Premio Fipresci assegnato dalla critica internazionale al festival di Cannes 2011.

Non è un errore di battitura, proprio 2011: a due anni da quel riconoscimento prestigioso (a cui vanno aggiunti almeno le 11 nomination ai César, gli Oscar francesi, con le vittorie nelle categorie sceneggiatura, suono e attore non protagonista), infatti, quando nessuno ci sperava più è arrivata la notizia, anticipata dalla proiezione all'ultimo Bergamo Film Meeting.

Sinossi. Il ministro dei trasporti Bertrand Saint-Jean viene svegliato in piena notte dal suo capo di Gabinetto. Una macchina è precipitata in un burrone. Non ha scelta, deve recarsi sul posto. Comincia così l’odissea di un uomo di Stato in un mondo sempre più complesso e ostile. Velocità, lotte di potere, caos, crisi economica… Tutto si incatena e si scontra. Un’urgenza via l’altra. A quali sacrifici sono pronti gli uomini? Fino a che punto resisteranno? Lo Stato divora coloro che lo servono.

Un film molto atteso dai cinefili italiani, la cui genesi è raccontata dallo stesso Schoeller con queste parole: "La genesi del progetto risale a 8 anni fa, prima ancora che scrivessi Versailles. Volevo mettere da parte la conquista del potere, i problemi di politica partigiana, le lotte intestine e concentrarmi invece sulla pratica del potere, lo Stato, visto attraverso coloro che lo incarnano e che vi si votano. La forza del gabinetto ministeriale è innanzitutto una forza lavoro. L’inchiesta che ho condotto mi ha confermato che questi uomini sono “atleti dei documenti” che lavorano sotto una pressione costante. Tutto è questione di velocità. Non si può rallentare il ministro a nessun costo, anzi è necessario incoraggiarlo e sostenerlo costantemente. Nutrirlo di positività. I suoi collaboratori più stretti fanno un lavoro di training positivo, soprattutto quando deve fare i conti con una sconfitta: «Lei è stato formidabile», «Era esattamente quello che occorreva dire»… Tutto questo favorisce quel distacco dalla realtà che circonda le cariche più alte".

Distribuisce Pier Francesco Aiello per P.F.A. FILMS e FELTRINELLI CINEMA.

12/04/2013, 13:50

Carlo Griseri