Finalmente. E' il primo avverbio che viene in mente alla notizia dell'
uscita in sala anche in Italia del film di Pierre Schoeller "Il Ministro - L'esercizio dello stato (L'exercise de l'etat)", vincitore del Premio Fipresci assegnato dalla critica internazionale al festival di Cannes 2011.
Non è un errore di battitura, proprio
2011: a due anni da quel riconoscimento prestigioso (a cui vanno aggiunti almeno le 11 nomination ai César, gli Oscar francesi, con le vittorie nelle categorie sceneggiatura, suono e attore non protagonista), infatti,
quando nessuno ci sperava più è arrivata la notizia, anticipata dalla proiezione all'ultimo Bergamo Film Meeting.
Sinossi. Il ministro dei trasporti Bertrand Saint-Jean viene svegliato in piena notte dal suo capo di Gabinetto. Una macchina è precipitata in un burrone. Non ha scelta, deve recarsi sul posto. Comincia così l’odissea di un uomo di Stato in un mondo sempre più complesso e ostile. Velocità, lotte di potere, caos, crisi economica… Tutto si incatena e si scontra. Un’urgenza via l’altra.
A quali sacrifici sono pronti gli uomini? Fino a che punto resisteranno? Lo Stato divora coloro che lo servono.
Un film molto atteso dai cinefili italiani, la cui genesi è raccontata dallo stesso Schoeller con queste parole: "
La genesi del progetto risale a 8 anni fa, prima ancora che scrivessi Versailles. Volevo mettere da parte la conquista del potere, i problemi di politica partigiana, le lotte intestine e concentrarmi invece sulla pratica del potere, lo Stato, visto attraverso coloro che lo incarnano e che vi si votano. La forza del gabinetto ministeriale è innanzitutto una forza lavoro. L’inchiesta che ho condotto mi ha confermato che questi uomini sono “atleti dei documenti” che lavorano sotto una pressione costante. Tutto è questione di velocità.
Non si può rallentare il ministro a nessun costo, anzi è necessario incoraggiarlo e sostenerlo costantemente. Nutrirlo di positività. I suoi collaboratori più stretti fanno un lavoro di training positivo, soprattutto quando deve fare i conti con una sconfitta: «Lei è stato formidabile», «Era esattamente quello che occorreva dire»… Tutto questo favorisce quel distacco dalla realtà che circonda le cariche più alte".
Distribuisce
Pier Francesco Aiello per P.F.A. FILMS e FELTRINELLI CINEMA.
12/04/2013, 13:50
Carlo Griseri