ESTERNO SERA - Alba e la verità sconosciuta
In "
Esterno sera", girato in 5 settimane tra Caserta e Napoli con il contributo della Film Commission della Campania, la regista mette al centro il tema della famiglia, sottolineando che “un gruppo di persone, legate da un vincolo inscindibile, impegnate a perseguire il benessere affettivo dei propri membri ma che spesso diventa luogo di litigi, rivalse, precarietà e solitudine”.
Alba,
Valentina Vacca, ragazza sfuggente e tormentata, cerca di sopravvivere ad un’esistenza che per lei è ormai una scatola vuota, con un padre,
Salvatore Cantalupo, che non le ha mai dimostrato il proprio amore, e una madre,
Alessandra Borgia, che sembra nascondere un segreto. Solo l’amore per Fabrizio, interpretato dal fratello della protagonista
Emilio Vacca, un cugino che vive a Milano, e, che dopo dieci anni decide di rivederla, offre alla giovane un barlume di speranza in un nuovo inizio. Ma una verità emerge dal passato della famiglia, e avrà conseguenze imprevedibili.
“Non solo quelle del Sud, ma le famiglie in generale, agiscono un po’ come un clan, con le proprie regole e i propri compromessi. Con questo film non intendevo comunque individuare le ragioni di tali disagi, quanto semplicemente raccontare una storia di amore autentica e che si trasforma in tragedia”, dichiara la regista casertana.
Ed è la notte partenopea a fare da sfondo alla vita di una giovane donna che “non ci sta”, che sceglie di non rinunciare allo slancio di un amore che vuole donarsi totalmente, senza filtri e paure. Una rabbia giovane mai celata che nel caso di Alba va oltre l'età, con la scoperta finale che muta il punto di vista sulle sue "bravate".
“Ho sempre creduto in questo film, anche se sono passati tanti anni da quando l’ho scritto, e non mi sono mai arresa, tantomeno adesso che la censura intende vietarlo ai minori a causa delle scene in cui Alba corre bendata in mezzo alle macchine”, conclude dispiaciuta Rossi Prudente.
12/05/2013, 10:00
Monica Straniero