TRANSEUROPAE HOTEL - Un film nella/ sulla/ per la musica
Progetto cinematografico di difficile definizione:
"Transeuropae Hotel" è opera di Luigi Cinque, compositore ancor prima che autore, regista e attore principale del suo film. È un viaggio nella musica, cercando di raccontare le emozioni che crea e il senso che dà alle nostre vite, e sulla musica si muove, tra la Sicilia e il Brasile, cambiando ritmo e cadenza senza mai dimenticare che per la musica "Transeuropae Hotel" nasce, e vive.
La trama, solo uno spunto per giustificare viaggi e concerti, vede un famoso percussionista brasiliano che viene fatto sparire e trasferito "per magia" in una realtà parallela. Non tutti lo credono possibile, o almeno non da subito, ma la ricerca prosegue e "qualcosa" è successo.
"Transeuropæ hotel" è
un road movie tra la costa occidentale della Sicilia e le favelas di Rio de Janeiro e Salvador Bahia, e viene definito dal suo autore "una meditazione sulla contemporaneità, sul disadattamento, sul valore della musica (e della poesia e dell’arte), sulla coesistenza non antitetica di pensiero magico e razionale, sulla convinzione che altri mondi sono possibili e, infine, sul pericolo che abbiamo oggi di scomparire per furto di coscienza e di memoria".
Interpretato da Cinque insieme a
un gruppo di attori tra cui spicca un divertito Pippo Delbono (tra gli altri Peppe Servillo e Marina Rocco), il film si segnala soprattutto per il suo ragionamento sulla musica e (banalmente) per la sua colonna sonora. Se la recitazione di alcuni non sempre è all'altezza, se a volte l'impostazione un po' artificiale prende il sopravvento e se (spesso...) la storia pare un po' sconclusionata lo si può anche perdonare a un progetto insolito e curioso come questo.
15/05/2013, 11:00
Carlo Griseri