CANNES 66 - Conferenza stampa di "Un Chateau en Italie"
Valeria Bruni Tedeschi ha presentato a Cannes il suo ultimo film da regista, "Un Chateau en Italie", insieme - tra gli altri - a sua madre, Marisa Borini, e a Filippo Timi.
Valeria Bruni Tedeschi: Io sono me stessa nella mia vita maldestra, e ho anche il gusto del "disequilibrio". Mi ricordo un corso che feci da Lecoq, ci veniva chiesto di alzare un piede, e mettersi in disequilirio creava dei movimenti interessanti. Crea lo spettacolo.
Se si "tirano" un po' le situazioni della vita, il burlesco non è molto lontano. La sfida per un attore è quella di trovare la sua parte da clown, e in questo film tutti gli attori l'hanno trovata. E' stato molto piacevole.
Come lavora Valeria Bruni Tedeschi da autrice?
Noemie Lvovsky: Per Valeria è molto importante la fase della scrittura, e poi si lascia spazio per re-inventare la sceneggiatura. Il personaggio di Filippo Timi ha rapporti carnali con le donne che lo circondano, e questo non era scritto.
Filippo Timi: Valeria è una regista molto dotata, riesce a farti esprimere come poche altre.
Louis Garrel: Quando si legge una sceneggiatura, di solito si trova un po' di prevedibilità. Con Valeria è il contrario. Quando vidi il suo film "E' Più Facile per un Cammello...", non la conoscevo ancora, ma lo trovai geniale.
21/05/2013, 17:01