Tutti i vincitori del VII Festival Mediamix
La VII edizione del "
Festival Mediamix", rispetto agli altri anni, ha riscontrato un notevole successo dato il valore qualitativo elevato. Gli autori, sia della fotografia che dei cortometraggi, hanno partecipato con lavori di interesse culturale, sociale e ambientale.
Gli argomenti premiati sono stati scelti tra quelli socialmente utili e di contenuti ad alta sensibilità comunicativa. Selezionati gli aspetti di impegno socioculturale tra cui: storia drammatica di vita vissuta, problematiche del lavoro, precariato, aspetti del femminicidio, natura e ambiente, vita dei detenuti, quotidianità di una città, emozioni personali di un regista, differenze e diversità, stereotipi, pari portunità, un'altra visione su Festival cinematografici, sketch umoristici, video musicali, assemblamenti, fotografie, non ultima la riscoperta della poesia.
La scelta è non è stata facile dato l'alto valore contenutistico di tutti i lavori.
Il Festival Mediamix è unico nel suo genere, sia per la partecipazione che per le scelte della giuria competente composta da: docenti dell’Università di Firenze, giornalisti, responsabili culturali del Comune di Firenze, responsabili di associazioni di volontariato e promozione sociale, studenti/e dell’Università di Firenze.
Un ringraziamento speciale al Presidente del Quartiere 2 del Comune di Firenze e alla Giuria composta da: Alberto Di Cintio, Marco Colangelo, Sergio Biliotti, Silvia Lelli, Silvana Grippi, Stefano Zecchi, Giulia Freddi, Elisa Bartolini, Martina Passalacqua, Anna Dyjas, Sara Pasquinucci, Agnese Giacobbe.
Sponsor e Ospiti: Ambasciata Croazia in Italia, Comune di Lucignano, Comune di Anghiari, Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello, Val d'Orcia, Habitat Ecovillaggio, Centro Azeta, Jokolarte, Salumi Barbieri, Ottica Fontani, UnoCultura, Officine Cinematografiche, Proraso, Staff Millennium.
Un ringraziamento particolare per la collaborazione a Ivan De Stefano - Direttore editoriale di Tuscany Magazine. ai collaboratori dell'Agenzia di Stampa DEApress e ad Alberto Di Cintio - Festival MEDIARC - Università degli Studi di Firenze.
PREMIATI - Sinossi e Commento della Giuria
1° PREMIO - SOCIALE
Vito Palmieri – “Matilde”, 10 minuti
Sinossi:Pur essendo di poche parole, Matilde è una bambina dall'intelligenza vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola, però, c'è qualcosa che sembra turbarla. Combinando le suggestioni ricevute dal suo maestro, l'interesse per gli strumenti da parrucchiera della madre e la passione per il tennis, Matilde cerca una soluzione drastica e sorprendente per ritrovare la serenità.
La Giuria: Il cortometraggio è di grande effetto. Infatti, attraverso lo sguardo di Matilde, si apre un mondo: vediamo le giornate scorrere apparentemente tranquille mentre, invece, il suo pensiero è rivolto alla ricerca di qualcosa che scopriamo solo alla fine. Una bambina intelligente che, per far fronte alla carenza uditiva, cerca soluzioni che si dimostreranno estremamente ingegnose.
Abbiamo scelto "Matilde" in quanto stimolante e riflessivo. Il video infondere forza, coraggio e intelligenza per scelte non facili. La bambina dimostra di non arrendersi alle difficoltà della vita e ci offre un’importante chiave di lettura: la riflessione può far trovare anche soluzioni semplici a problemi difficili.
1° PREMIO - SOCIALE
Sara Barbanera – “Il sole a scacchi: racconti dalla fortezza”, 15 minuti
Sinossi: Una giornata tipo all’interno della casa di reclusione di Volterra: la vita dei detenuti, agenti di polizia penitenziaria, operatori e volontari in una prospettiva di rieducazione e reinserimento sociale.
La Giuria: Il documentario ci mostra un nuovo modo di interpretare la detenzione. Luogo scelto è il carcere di Volterra, con un’esperienza di vita vissuta in collaborazione tra detenuti e detentori. A Volterra si svolge la vita penitenziaria di uomini che hanno condanne lunghe ma a cui vengono date possibilità di reinserimento attraverso il lavoro e la scuola, celle aperte e organizzazione eventi con cene e spettacoli. Un video di interesse sociale, grazie al quale possiamo vedere un diverso tipo di rapporto umano. Il cortometraggio è sostenuto dall'Ufficio di comunicazione istituzionale Unicoop Firenze (Fondazione Il cuore si scioglie Associazione onlus).
2° PREMIO - SOCIALE
Gustav Baldassini – “Dentro le mura”, 7 minuti e 37 secondi
Sinossi:Che cos'è la violenza sulle donne? E' un gesto di pazzia, di gelosia, di avidità, di possesso dell'uomo nei confronti della donna. Sicuramente non è nessuno di questo motivi, eppure qualcosa di ognuna di queste componenti genera nell'insieme quello che solo apparentemente si può considerare un gesto folle, che, tuttavia, cela al suo interno una spiazzante normalità. Non vi sono ceti sociali, non vi sono zone geografiche che possono ricondurre ad un minimo comune denominatore. Quello che viene fuori allo scoperto è ben poco. Il resto rimane dentro le mura domestiche. Il progetto video di Gustav Balsassini vuole indagare con forme miste di documentario e finzione, quello che sempre più insistentemente rappresenta un grande problema sociale.
La Giuria: Il documentario "Dentro le Mura" è l'opinione di un uomo sul tema della violenza sulle donne. Tramite il monologo del protagonista, viene fuori in modo adeguato la visione maschilista che fa violenza e si difende dietro a stereotipi e false giustificazioni come "la donna è sempre colpevole". Il video si può definire una ricerca antropologica che afferma un pensiero comune difficile da estirpare. Il giudizio non può essere che positivo in quanto ci fa riflettere sulle ossessioni di alcuni uomini e stimola provocatoriamente attraverso un linguaggio psicologico da cui dobbiamo ancora imparare a difenderci. Il cortometraggio è autoprodotto.
2° PREMIO - SOCIALE
Beatrice Canzedda e Anna Dyjas – “La storia di Vera”, 7 minuti
Sinossi:Vera Vangelisti racconta la storia della propria famiglia massacrata dai fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo sogno è quello di vedere la casa degli orrori diventare Museo.
La Giuria: Una storia reale e forte. Vera è una donna provata dalle vicende della sua infanzia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la sua famiglia è stata massacrata. Un racconto di vita vissuta colpisce all'animo di ognuno di noi.
3 PREMIO - SOCIALE
Mike Ricci – “Donna danno”, 14 minuti e 11 secondi
Sinossi: Il tragico confronto tra una donna e un uomo, moglie e marito, esploda in tutta la sua drammaticità! Maria, giovane donna sospesa in una sorta di limbo, rivive i suoi ricordi recenti e lontani, senza apparentemente riuscire a trovare una spiegazione a quanto le succede. Il percorso dei ricordi di una donna fa rivivere frasi appartenenti a tante donne che hanno avuto la sfortuna di trovare sul loro cammino un uomo che le ha fatte soffrire, le ha umiliate e violentate. Uomini impotenti di vivere, che sfogano la loro incapacità di comunicare nell'unico modo, sbagliato, che conoscono.
La Giuria: Il video affronta il tema del femminicidio. Scene forti e crude mostrano in modo adeguato la violenza contro le donne. Donne innamorate, violentate e uccise come Maria che, attraverso il ricordo del suo passato, forse si rende conto dalla falsità dell'uomo che ama ma non reagisce. Questo è l'atteggiamento che la donna sviluppa senza rendersi conto delle conseguenze. Il cortometraggio risulta valido anche nella sua crudezza. E' stato prodotto in collaborazione con Yakamoz.prd e Alfa Film.
1° PREMIO - AMBIENTE
Pietro Fabio Fodaro – “Birth of a turtle”, 6 minuti e 6 secondi
Sinossi: Short movie/documentario sul toccante momento della venuta al mondo di una piccola tartaruga Caretta-Caretta sul litorale calabrese. Accompagnato da una musica originale, sottolinea la difficoltà del nascere, l'incertezza e il timore dei primi passi, unitamente alle emozione del prezioso momento in cui la vita ha inizio.
La Giuria: Il video descrive la nascita di una tartaruga e rappresenta la difficoltà di arrivare al mare come meta, l'incertezza e il timore dei primi passi unitamene all'affannosa ricerca della sopravvivenza. Una grande emozione per l'inizia della vita, che si può paragonare alla nascita dell'uomo e alle difficoltà per arrivare al traguardo. Un nuovo percorso che ognuno di noi deve attraversare. Il cortometraggio è autoprodotto.
2° PREMIO AMBIENTE
Alessia Finori – “Cosa resta”, 6 minuti e 14 secondi
Sinossi: Questo lavoro parte dalle coincidenze, da ciò che può generare un percorso. Crea sequenze di un ricordo per cercare di fermarlo nel tempo. Elemento unificante è la natura, vista come paesaggio infantile, quasi metafora di perfezione e purezza. Il corpo amplifica la percezione dei luoghi e registra le immagini nella memoria. L'analisi delle sue modificazioni diviene spunto per elaborare un discorso sulla variabilità degli stati d'animo, delle scelte di vita, dei rapporti. Il mare è il luogo nel quale tutto ha inizio e a cui tutto ritorna.
La Giuria: Il cortometraggio è in B/N ed inizia con l'immagine del mare, per poi passare ad una ragazza vista di spalle che si dirige verso un bosco. Nella sequenza successiva, appare un albero spoglio tra i rovi e successivamente abbiamo l’immagine di una finestra rovesciata dalla quale si intravede la chioma di un albero e il cielo. Ultima scena di nuovo il mare come per chiudere la sequenza del ricordo e per poterlo ferma nel tempo. Interessante ritorno al passato e ad immagini che ci ricordano la pellicola. Il sottofondo musicale creano un sentimento di inquietudine, che contrappone natura, sentimenti e ricordi, creando un connubio tra loro.
1° PREMIO - CULTURA
Luca Dal Canto – “Il cappotto di lana”, 15 minuti
Sinossi: Amedeo è un bambino che ama le poesie di Giorgio Caproni e si scontra quotidianamente con il padre che considera la cultura “roba da femminucce”. Un giorno Dedo trova un vecchio cappotto appartenuto al poeta e decide di non separarsene più. Finché il cappotto non sparisce.
La Giuria: Il cortometraggio, attraverso il pensiero di un giovane, ci fa conoscere un grande poeta Giorgio Caproni. Due tempi storici diversi ma vicini e accomunati dalla città, tra l'ironico e la passione del ragazzo per la poesia. Il filmato coinvolge lo spettatore e lo porta alla scoperta della pensiero che porta il padre a rivedere il suo comportamento. Un messaggio generazionale che si trasforma in maniera positiva.
2° PREMIO - CULTURA
Dario Leone – “Dreaming apecar”, 15 minuti
Sinossi:Caterina è una donna italiana di 45 anni. Da molti mesi è senza lavoro.
Trovarne un altro sembra impossibile, così accetta di fare la badante. Dovrà occuparsi di Gheorghe, esuberante e ottantenne rumeno in sedie a rotelle. Un'esperienza che le cambierà la vita.
La Giuria: Il video è insolito per l'inversione dei ruoli: la badante italiana e l'assistito rumeno. Il cortometraggio è semplice ma di grande effetto. Infatti, il pubblico si appassiona inevitabilmente alla strana coppia. I temi trattati sono molteplici: la perdita del lavoro, doversi accontentare di un impiego diverso alle aspettative, la scoperta di una differente cultura. Il rapporto con l'anziano porta la badante ad avere un’esperienza positiva, al di là di ogni previsione. Il giudizio è positivo poiché il cortometraggio è girato in modo adeguato e con un pizzico di comicità. Prodotto in collaborazione con il Consorzio Imprenditori Edili romeni di Torino.
3° PREMIO - CULTURA
Mario Borio - “Il popolo del cinema”, 12 minuti
Sinossi: Prestigiosi eventi come la Mostra del Cinema di Venezia, e il Festival del Cinema di Roma. Non sono solo famosi attori, registi ma soprattutto gli appassionati, ovvero il popolo del cinema.
La Giuria: Il cortometraggio mette in primo piano, in modo diverso, gli appassionati e tutti coloro che lavorano in questi due eventi. Le riprese avvengono in modo diretto e realistico, come pure i luoghi che ospitano la Mostra di Venezia e il Festival del Cinema di Roma. Una visione diversa da quella a cui siamo abituati, che rende partecipe anche gli spettatori. Il cortometraggio è autoprodotto.
1° PREMIO - Libera l'Idea
Simone Rossoni – “Ora et labora” 3 minuti e 4 secondi
Sinossi:Si tratta del video clip della canzone “Ora et Labora”, un brano tratto dall’album “Veleno” del gruppo musicale Ufficio Sinistri. Il video, interamente realizzato a livello di regia, disegno e animazione dal disegnatore Rouge, non illustra il testo della canzone, che parla del precariato, ma prova a raccontare una storia parallela, quella della sicurezza sul lavoro. Sicurezza spesso, troppo spesso legata alla precarietà del lavoro e quindi dei lavoratori. Insomma “Prega e Lavora” ma non è detto che sia sufficiente.
La Giuria: Il cortometraggio tratta delle morti bianche, della responsabilità del luogo di lavoro come ultima frase la canzone, che dice "Prega di non essere il prossimo". Questo video è quasi interamente disegnato e rappresenta, in modo diverso, un tema importante e sensibile come quello del precariato e della sicurezza nel posto di lavoro. Un tema dedicato alle tante morti bianche. Video e canzone sono attuali e convilgenti.
Il cortometraggio è autoprodotto con la collaborazione degli Uffici Sinistri e Vermi Rouge.
2° PREMIO - a pari merito - Libera l'Idea
Antonio Dalla Libera – “Firenze sovietica”, 6 minuti
Sinossi: Il video è ambientato a Firenze, una Firenze insolita ovvero non turistica. La Firenze dei luoghi di lavoro e delle strade, della gente comune, dei suoi abitanti con le preoccupazioni quotidiane, nella ricerca di occupazione.
La Giuria: Il cortometraggio è particolare: si vedono i luoghi quotidiani di questa città con persone che lavorano e passeggiano, scene di vita comune accompagnate da voci di sottofondo che recitano poesie. Il soggetto è il trasporto e tutte le varie sfaccettature che ci troviamo ad affrontare come il lavoro e la velocità. Il cortometraggio è autoprodotto.
3° PREMIO - Libera l'Idea
Danilo Amione – “Il silenzio di Michelangelo”, 5 minuti e 40 secondi
Sinossi:I tre piccoli poster alcuni fra le più celebri pellicole di Antonioni, appesi alle pareti di uno studio, trasmettono l'emozioni precedentemente provata alla visione delle opere del maestro ferrarese.
La Giuria: Inquadrature e immagini volutamente scure come una ricerca filosofica e la provocazione è giocata sul silenzio con cui l'autore mette in scena le sue emozioni.
Il cortometraggio è prodotto da NIL Film.
3° PREMIO - Libera l'Idea
Elia Menicagli – “Neve (r) more”, 4 minuti e 13 secondi
Sinossi:Nel dicembre 2010, una nevicata di dimensioni epiche scatena istinti primordiali in Oliver e Emilio, due cani domestici che mollano tutto per raggiungere il loro branco nel Montana.
La Giuria: Il video ci ricorda come la natura a volte è bizzarra. Attraverso la corsa due cani che vogliono raggiungere il branco, c'è un paesaggio innevato e notturno che oltre ad essere suggestivo ci pone di fronte all'emozione della bellezza e purezza della neve.
Alessandro Ingrà – “Vanez camera car 15-16-13-18-17”
yanez camera car 13 (1’33) - yanez camera car 15 (2’30)
yanez camera car 16 (1’19) - yanez camera car 17 (1’18)
yanez camera car 18 (1’18)
Sinossi: Barzellette adattate al dialogo in auto tra amici.
La Giuria: Una serie di piccoli skech tra amici, luoghi comuni che avvengono anche nei momenti di relax. Amici che si scambiano battute che esprimono un modo di relazionarsi con il quotidiano.
1° PREMIO - FOTOGRAFIA
Sara Batacchi – “Architecture e Urban Visions”, 20 fotografie inedite
Sinossi:La città, le sue geometrie, le periferie asettiche in continua espansione, giganti di vetro e cemento che ci sovrastano. Questo lavoro ha cercato di esaltarne le contraddizioni, utilizzando colori lividi, saturi e B/N sottoesposti. Contraddizioni che racchiudono una bellezza ruvida, statica, imperfetta.
La Giuria: Le venti fotografie di Sara Batacchi mostrano tre città: Lione, Firenze e Bilbao. Una scelta che vuole far vedere l'architettura contemporanea e la sua esasperazione con la natura. Aspetti urbani di post Metropoli che, con il B/N volutamente scelto per drammatizzare le immagini, rendono il lavoro fotografico molto estetico.
Omaggio a:
Pratolini per il centenario della sua nascita - Letture da "Il Mannello di Natascia" video 5'
22/10/2013, 11:56