ViaEmili@DocFest 2013 - Il cinema del
reale tra documentario e finzione
Interessante tavola rotonda quella che di svolta all’interno della programmazione del
Viaemili@docfest 2013 dal titolo Il cinema del reale tra documentario e finzione. Coordinata da
Leonardo Gandini dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha ospitato tra gli autori gli interventi dei registi
Daniele Gaglianone, Pietro Marcello e Costanza Quatriglio. L’incontro ha inoltre ospitato
Greta Barbolini, presidente nazionale Ucca e
Fabrizio Grosoli, direttore del
Viaemiliadocfest. Il dibattito, seguito con passione da una sala gremitissima di studenti e addetti ai lavori ha analizzato le opere recenti di Gaglianone, Marcello e Quatriglio per dare l’avvio ad una serie di riflessioni davvero importanti per le nuove tendenze del cinema documentario italiano. Dall’approccio al materiale di archivio di Marcello ne "
La bocca del lupo" e del suo cinema che lui stesso definisce “
ai margini del reale” si è passati alla discussione su "
Con il fiato sospeso", film che la Quatriglio ha dedicato alle pessime condizioni di lavoro dei laboratori dell’Università di Farmacia in Italia. Per Gaglianone il film di riferimento è stato
La mia classe, proiettato con successo ieri sera nella sala pienissima del Teatro dei Segni. E’ importante per il grande pubblico, avvicinarsi a tre sguardi completamente diversi di regia del reale, tre modi differenti di interpretare e di narrare il mondo.
Fabrizio Grosoli ha poi aperto una parentesi sulla distribuzione del documentario in Italia, facendo un excursus sulle nuove forme di documentario che si stanno sempre più avvicinando al cinema e a forme narrative sempre più elaborate. Per
Greta Barbolini la diffusione del cinema del reale rappresenta una vera e propia forma di resistenza culturale da portare avanti con impegno e coscienza politica. La diffusione delle tecnologie digitali, adesso accessibili a qualsiasi fascia di utente e di appassionato, sta facendo nascere un vero e proprio “movimento” di cineasti e di gruppi che si dedicano alla ricerca sui nuovi linguaggi narrativi, con uno sguardo libero da condizionamenti produttivi o dall’influenza deleteria delle televisioni nostrane. Questo nuovo movimento al
Viaemiliadocfest si è sentito e si è manifestato tutto, intorno a questa vivace tavola rotonda, all’interno di un festival che ha avuto un successo di pubblico e di spettatori ottimo.
09/11/2013, 18:19
Duccio Ricciardelli