TFF31 - LA MOSSA DEL PINGUINO, il sogno del curling
Chi si ricorda quella commedia americana in cui quattro giamaicani arrivavano a partecipare con il bob alle Olimpiadi invernali? Era un prodotto semplice e leggero, ma ancora oggi se ci si capita per caso qualche minuto di visione la strappa... Merito di una storia (vera, in quel caso) che sapeva fondere il bello sport e la voglia di riscatto di un gruppo di persone normali, facendo sorridere ma anche pensare: lo stesso proposito che si pone
"La mossa del pinguino", esordio alla regia - senza apparire sullo schermo -
di Claudio Amendola.
L'idea è semplice: perché non approfittare del posto garantito all'Italia nelle
Olimpiadi di Torino 2006 per cercare di gareggiare nello sport del
curling, fino a quel momento profondamente ignorato nel nostro paese? È l'idea che viene a Bruno (
Edoardo Leo), che convince il complice di sempre Salvatore (
Ricky Memphis) a seguirlo, impegna i sogni di famiglia e cerca altri due "pazzi" disposti a seguirli. Li trova in Ottavio (
Ennio Fantastichini), ex vigile imbruttito dalla vita, e in Neno (
Antonello Fassari), re delle boccette con un seguito tutto da dimostrare.
Il film è tutto qui, anche se si va un po' più a fondo di quanto le commedie italiane ci hanno abituato ultimamente (la crisi c'è e si sente in maniera reale, c'è la malattia e l'ironia nasce sulla vita vera, non su situazioni e pretesti). Nota di merito inevitabile per il giovane
Damiano De Laurentiis, che interpreta il figlio di Leo, e in particolare per
Francesca Inaudi, sempre troppo poco utilizzata dal cinema italiano (e in parti minori), ma qui in grado di regalare almeno una scena di grandissima intensità emotiva.
Presentato nella sezione Europop al TFF31, il film (che avevamo seguito fin dal set...) uscirà in sala in prossimità delle prossime Olimpiadi invernali a Sochi 2014. 01/12/2013, 08:30
Carlo Griseri