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PSIFF 2014 - Grandi nomi per l'edizione numero 25


Tutto pronto a Palm Springs per il festival statunitense diretto da Darryl Macdonald


PSIFF 2014 - Grandi nomi per l'edizione numero 25
Inizierà il 3 gennaio 2014 (per concludersi il 13) il primo grande appuntamento festivaliero dell'anno su territorio statunitense, e non sarà un evento qualunque: il Palm Springs International Film Festival (abbreviato PSIFF) è giunto alla sua edizione numero 25 e ha intenzione di festeggiare degnamente la ricorrenza.

"La line up di quest'anno è particolarmente diversificata", ha dichiarato il direttore del festival Darryl Macdonald. "Apriremo questa edizione con il britannico 'Belle' di Amma Asante e lo chiuderemo con 'Le weekend' di Roger Michell, anch'esso inglese".

Fiore all'occhiello del programma sarà la sezione New Voices/New Visions, che premierà uno tra i dodici film di registi emergenti selezionati. In concorso - tra gli altri - lo sloveno "Class Enemy" di Rok Bicek, apprezzato all'ultima Mostra di Venezia, e l'italo-statunitense "Medeas" di Andrea Pallaoro, anch'esso al Lido.

Saranno 77 le anteprime negli undici giorni di festival ("Medeas" è in anteprima in Nord America): prima visione mondiale molto attesa per "Days and nights" con Katie Holmes e William Hurt e per "Party Central", con John Goodman.
Esordio USA per film del calibro di "Enemy", diretto dal canadese Denis Villeneuve e vincitore del Leone Nero all'ultimo Courmayeur Noir in Festival, "Il Carattere Italiano" di Angelo Bozzolini, "Marina" con Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro (la regia è del belga Stijn Coninx), "Something good" di Luca Barbareschi (anteprima nordamericana), "Teorema Venezia" di Andreas Pichler e "Anni Felici" di Daniele Luchetti.

Come detto, quest'anno si celebrano i 25 anni di PSIFF, ed è quindi stato allestito un programma speciale con alcuni film vincitori negli anni dell'Audience Award, il premio del pubblico, e vincitori poi anche dell'Oscar al migliore film straniero: "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore (per cui, dato il clima mite della California, è prevista una proiezione all'aperto) e "La vita è bella" di Roberto Benigni tengono alto il nome dell'Italia, in un pugno di film che prevede anche "Le vite degli altri", "Departures" e "Mare dentro".

La predisposizione di PSIFF per i film in lingua straniera (non così usuale negli USA) è confermata dalla sezione Awards Buzz, che propone ogni anno una selezione di candidati all'Oscar da tutto il mondo: 45 titoli tra cui "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino.
La comitiva italiana è completata da "Viaggio sola", "Salvo", "Miele" e "Slow Food Story".

E poi, ancora: un focus sul cinema canadese recente (che da Villeneuve al giovane talento Xavier Dolan, fino a Jean-Marc Vallée ha regalato perle di grande qualità nei festival di tutto il mondo), e alcuni importanti riconoscimenti al cinema USA dell'ultimo periodo: Steve McQueen riceverà il Director of the Year Award per "12 anni schiavo" (la co-protagonista Lupita Nyong'o avrà invece il Breakthrough Performance Award); Julia Roberts ha vinto il premio come non protagonista per "August: Osage County", mentre Matthew McConaughey il Desert Palm Award per l'interpretazione in "Dallas Buyers Club" (e Sandra Bullock l'equivalente femminile per "Gravity").
Bruce Dern per "Nebraska" si vedrà assegnare il Career Achievement Award, e il compositore Thomas Newman il Frederick Loewe Award per le musiche di "Saving Mr. Banks". Tom Hanks è il miglior attore per "Captain Phillips" e lo stesso "Saving Mr. Banks", mentre a Meryl Streep verrà concesso l'onore di ritirare il premio alla carriera, l'Icon Award.

01/01/2014, 10:00

Carlo Griseri