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Da oggi a Milano il meglio del cinema del Quebec


Da oggi a Milano il meglio del cinema del Quebec
La battaglia dei sogni: è questo il tema dell’undicesima edizione de Les Journées du cinéma québécois en Italie, al via oggi 12 marzo presso l’Institut français Milano, in occasione del mese internazionale della francofonia.

Tra le novità di questa edizione, l’attivazione di un circuito di microdistribuzione che vede la rassegna quebecchese allargarsi ad altre città dopo l’anteprima milanese, arrivando con una speciale selezione di titoli anche a Firenze e successivamente a Siracusa e a Napoli.

La rassegna presenta film non distribuiti in Italia, transitati in alcuni prestigiosi festival internazionali, fra i quali figurano alcune anteprime nazionali. Il fil rouge che accomuna la selezione dei titoli è la lotta per conquistare un sogno, sia esso un cambiamento sociale o l’innovazione artistica e creativa. “La battaglia dei sogni” riflette questo momento storico di conflitti lampo, rivoluzioni improvvise e di forte mobilitazione popolare, i film indagano la follia della guerra, i desideri, i sogni collettivi di trasformazione sociale, le speranze. Lo sguardo sul mondo di un Québec in costante evoluzione, in continuo movimento come il suo cinema.

Les Journées si aprono con l’anteprima italiana di Quatre Soldats di Robert Morin - mercoledì 12 marzo alle 20:00 – visionaria e struggente storia di quattro soldati ventenni, blade-runners al centro di una guerra di adulti, che non capiscono e della quale si disinteressano; Matéo, Dominique, Big Max e Kevin si proteggono ricreando una famiglia intorno a uno stagno e a una capanna.

Poco a poco, ognuno di loro trova il suo posto nel mondo. Ispirato al pluripremiato romanzo di Hubert Mingarelli, Quatre soldats (Un inverno nella foresta, uscito in Italia per Nottetempo), il film può contare sullo sguardo mai convenzionale di un autore di provata esperienza quale è Morin, con una lunga carriera alle spalle che ha segnato la storia contemporanea del cinema quebecchese (con Requiem pour un beau sans-coeur nel 1992 si aggiudica il Premio per il Miglior Film Canadese al Festival Internazionale di Toronto). Insignito del Premio Albert-Tessier 2013, riconoscimento attribuito dal Governo del Québec alle eccellenze nel cinema, Morin continua a creare storie sorprendenti che tendono a esplorare il lato più nascosto della società e che lasciano segni indelebili nell'immaginario collettivo.

Introducono il film il curatore Joe Balass e la traduttrice del romanzo Maria Pace Ottieri.

Il 13 marzo alle 20:00 è in programma il pluripremiato Inch'allah della regista canadese Anaïs Barbeau Lavallette con la produzione di Micro_Scope, la stessa che ha realizzato Monsieur Lazhar e La donna che canta, entrambi incentrati sul mondo arabo. Presentato nella sezione Panorama alla scorsa Berlinale e vincitore di tre premi (Premio del pubblico, Terzo posto; Menzione speciale, Giuria ecumenica; e Miglior film, Premio Fipresci), il film racconta la difficile quotidianità di una giovane donna medico che arriva dal Québec in missione di pace in Medio Oriente. Vive in Israele, ma lavora per un ospedale dell'ONU nei territori palestinesi e ogni giorno attraversa il checkpoint.

Il 14 marzo alle 20:00 si prosegue con un evento speciale per gli appassionati di musica contemporanea. L’anteprima italiana di Le chant des ondes, di Caroline Martel, straordinario documentario sulle Onde Martenot, strumento raro e poco conosciuto simile alla voce umana, antesignano dei moderni sintetizzatori elettronici, creato nel 1928 da Maurice Martenot.

Chiude la selezione dei lungometraggi, sabato 15 marzo alle 15:30, Rebelle scritto e diretto dal regista canadese di origine vietnamita Kim Nguyen.
Il film, che trae ispirazione da un reportage, racconta senza falsi pietismi il dramma di Komona, rapita a 12 anni dalle truppe ribelli nell'Africa sub-sahariana e costretta a diventare bambina-soldato. Komona racconta al figlio che porta in grembo la storia della sua vita dopo essere stata rapita da un esercito ribelle e aver incontrato il Mago, il suo primo amore. Una favola africana, una storia díamore tra due giovani anime intrappolate in un mondo di violenza, bellezza e magia. Il film non è mai arrivato nelle sale italiane, nonostante il suo passaggio alla 62ma Berlinale (Orso d'argento per la migliore attrice) e al Tribeca (Miglior attrice e Miglior film di finzione), la nomination come miglior film straniero agli Oscar 2013, e la vittoria di dieci Canadian Screen Awards, i maggiori riconoscimenti cinematografici canadesi.

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Ingresso libero

12/03/2014, 11:40