Note di regia del documentario "Casa Nostra"
Con l’aumento subìto dagli affitti negli ultimi 10 anni ma soprattutto la crisi economica e l’emorragia di posti di lavoro, sempre più persone non hanno i soldi sufficienti per pagare un canone, e men che mai un mutuo. Questa è la storia di uno dei tanti Comitati che rivendicano, per tutti i cittadini, il diritto ad un’abitazione dignitosa. Perché anche se non se ne parla, quella della casa resta un’emergenza: taciuta e, forse, costruita ad arte per poter giustificare nuove costruzioni e nuovi quartieri. Di qui la necessità di trovare soluzioni alternative ad affitti che arrivano a coprire più della metà delle entrate famigliari: occupare spazi abbandonati per recuperarli e renderli, con lavori autofinanziati e svolti dagli occupanti stessi, delle abitazioni confortevoli. Noi abbiamo seguito in questo progetto un gruppo di persone: tra di loro ci sono pensionati in lista per una casa popolare, giovani coppie con lavoretti in nero, migranti e studenti rimasti intrappolati nella rete della precarietà, famiglie italiane monoreddito e molte che il reddito non lo hanno più. E tanti, tanti bambini.
Quello che ne è venuto fuori dopo aver vissuto con loro per quasi due anni, non è però solo la storia di persone in cerca di un tetto, o di come il nostro Paese non sia in grado di garantire questo diritto essenziale, riconosciuto anche dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. E’ la storia di una lotta politica, basata su principi come condivisione, uguaglianza, solidarietà e partecipazione. E’ anche la storia di un esperimento sociale basato sulla multietnicità. Ed è, infine, la storia di singoli occupanti, che abbiamo seguito passo dopo passo, nelle loro gioie e nei loro problemi quotidiani. Per rendere comprensibile a tutti quali sono le motivazioni che spingono a questa scelta, ma anche le difficoltà di convivere in un’occupazione.
Livia Parisi