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A Milano la rassegna "America: controcultura e nuova Hollywood"


A Milano la rassegna
Dal 19 aprile al 4 maggio 2014 presso la Sala Alda Merini - Spazio Oberdan della Provincia di Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta America: controcultura e nuova Hollywood, rassegna dedicata ai migliori film americani degli anni Sessanta e Settanta, da riscoprire in lingua originale.

Dalla metà degli anni Sessanta gli Stati Uniti conobbero una stagione di eccezionale fermento politico, sociale e culturale. I giovani, gli studenti e la parte più progressista della nazione si impegnarono in manifestazioni pacifiste (in particolare contro la guerra del Vietnam), contro la discriminazione razziale, a favore dei diritti delle donne e per l’emancipazione sessuale.
Anche il cinema fu investito da questa onda di controcultura libertaria e, grazie a una schiera di agguerriti nuovi cineasti (registi, attori, sceneggiatori e produttori), la scena hollywoodiana si rinnovò profondamente e con essa lo stesso linguaggio filmico. Nel giro di pochi anni si affermarono artisti che avrebbero fatto la storia del cinema mondiale dei decenni successivi e si realizzarono decine e decine di indimenticabili capolavori.

Di quella irripetibile stagione intende dare testimonianza la rassegna che qui presentiamo: 15 titoli, fra i quali, per il loro valore e la loro rarità ne segnaliamo fin da ora tre: Maharishi Mahesh Yogi – Sage of a New Generation, l’unico documentario mai realizzato con Maharishi Mahesh Yogi, mistico e filosofo indiano fondatore della tecnica conosciuta come meditazione trascendentale che tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta raggiunse un’enorme popolarità anche grazie al fatto di avere avuto tra i suoi discepoli numerose celebrità dell’epoca come il gruppo musicale dei Beatles, Mia Farrow e altri; Free at Last, documentario che riprende con lo stile del cinema-verità l’organizzazione e la realizzazione della marcia su Washington di Martin Luther King nel 1968 chiamata “The Poor People’s Campaign” e che, in seguito all’assassinio di King avvenuto qualche giorno dopo la fine delle riprese è un documento eccezionale delle sue ultime settimane di vita; e infine il magnifico Lo spaventapasseri, ritratto impietoso dell’America con due giovani formidabili protagonisti allora ai loro primi passi: Gene Hackman e Al Pacino.

10/04/2014, 08:22