Note di regia del cortometraggio "Playground"
Due linguaggi sinottici, forti ed estetici, l’uno alterazione dell’altro. La scelta forte di affiancare giochi innocenti di bambini a scene di forte impatto emotivo che descrivono l’estremo contrasto tra i Diritti Umani e le loro violazioni. L’uso di attoribambini in ambo le realtà è la chiave di lettura necessaria per fronteggiare la desensibilizzazione dello spettatore medio ai temi delle ingiustizie sociali. Il cortometraggio vuole essere uno spunto di riflessione prefiggendosi il compito di coinvolgere, interessare ed informare il pubblico su realtà geograficamente distanti, quasi scontate nel mondo occidentale, ma che rappresentano la negazione più totale di espressione e libertà di vivere.
Niccolò Signorini