Su Rai Storia "Massimo racconta Troisi"
Rai Educational presenta "
Massimo racconta Troisi" in onda mercoledì 4 giugno su Rai Storia alle 21.15 – ch. 54 del Digitale terrestre e ch.23 TivùSat.
Rai Storia propone uno speciale in cui a raccontare Troisi è lo stesso attore, con il giovane
Antonio Piccolo che dà voce ai pensieri e alle riflessioni del comico napoletano.
Il racconto si intreccia con le più importanti e celebri apparizioni di Troisi in tv, con gli aneddoti dei suoi film e i volti degli amici più importanti –
Roberto Benigni, Lello Arena, Gianni Minà, Enzo Decaro, Pino Daniele, Renzo Arbore – che con lui hanno condiviso una carriera breve ma ricca di momenti intensi, comici, poetici, sempre sospesi tra la delicatezza e la malinconia.
Massimo Troisi è un personaggio amatissimo dal pubblico che viene ricordato con molta tenerezza da chi ha lavorato con lui. I suoi film sono spaccati della filosofia napoletana, indolente e fatalista e i suoi personaggi sono sempre stati uomini timidi, pigri e sognatori. Eppure, in tanti si sono riconosciuti nel personaggio dell’emigrante di “
Ricomincio da tre”, o del timido corteggiatore di “
Scusate il ritardo”, così come hanno dispensato sorrisi i racconti della sua famiglia, gli sketch di "
No-Stop" con gli amici della smorfia, gli aneddoti della sua infanzia e dei suoi primi approcci con il cinema.
Di Troisi è emerso sempre il lato malinconico e poetico, ma il Troisi che manca al pubblico, soprattutto quello napoletano, è anche un uomo irriverente e provocatore che tra le righe riesce a parlare di politica e smonta i luoghi comuni su Napoli, sulla povertà, sulle dinamiche interne alla famiglia. Un personaggio a tutto tondo appassionato di calcio e legatissimo alla sua terra, innamorato del cinema e del teatro, che ha fatto della modestia, dell’umiltà e della discrezione, il suo stile di vita.
Il documentario ripercorre la carriera di Massimo, il suo rapporto con la città di Napoli, con il dialetto e con le donne. I sodalizi più importanti della sua carriera, dagli inizi con la "
Smorfia" fino alla collaborazione con Ettore Scola che l’ha voluto in tre suoi film. Per concludersi con la lavorazione de "
Il Postino", il suo capolavoro, il film che ha concluso poche ore prima di morire nel 1994.
03/06/2014, 16:30