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La gestione del diritto d'autore nella filiera digitale


La gestione del diritto d'autore nella filiera digitale
Come gestire il diritto d’autore dell’industria audiovisiva digitale e quali strumenti utilizzare.
Questi sono stati gli argomenti discussi durante il convegno internazionale, organizzato da ISAN Italia, dal titolo “Gestione del diritto d’autore nella filiera digitale”, tenutosi il 26 giugno, a Roma, presso la Casa del Cinema.

Con lo sviluppo di nuove forme di fruizione del prodotto audiovisivo, e il consolidamento di un mercato unico digitale, Produttori, Broadcaster e Società di Gestione Collettiva sono sempre più interessati all’utilizzo di strumenti d’identificazione univoca per rendere più efficienti i parametri e le procedure di gestione della filiera di sfruttamento e della distribuzione dei diritti.
Al convegno sono intervenuti rappresentanti dell’industria audiovisiva italiana ed europea.

A delineare il panorama italiano sono intervenuti Andrea Marzulli - Direttore Cinema della SIAE, la società Italiana di gestione dei diritti d’autore, Maja Cappello - Diritti Digitali dell’AGCOM – Autorità Italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni, Giorgio Assumma - Presidente dell’Istituto Giuridico dell’Informazione e dello Spettacolo e Federico Scardamaglia, Amministratore Delegato di ISAN Italia e Produttore della Compagnia Leone Cinematografica.

L’industria audiovisiva europea é stata invece rappresentata da Helena Segersten - Responsabile Sviluppo Tecnologico IDA - International Documentation on Audiovisual works, un sistema di gestione dei diritti audiovisivi mondiale, Régis Flad - Direttore Generale di ISAN International, Idzard Van der Puyl - Segretario Generale di PROCIREP e ANGOA, società francesi di gestione dei diritti per i produttori, e di EUROCOPYA, organizzazione di società collettive di produttori cinematografici e televisivi incaricate della gestione dei diritti di copia privata.
Infine, Jean-François Bert - Amministratore Delegato di TRASPARENCY RIGHTS MANAGEMENT, società francese per l’identificazione e il rintracciamento delle opere diffuse su piattaforma digitale e Keith Hill - Capo progetto per PRS for Music, società per la gestione dei diritti di opere musicali in Inghilterra, hanno concluso il panorama internazionale.

Maja Cappello - Diritti Digitali AGCOM illustra la difficoltà a riconoscere il diritto dell’opera su internet perché spesso nella maggior parte dei casi non si riesce a risalire alla vera identità dell’autore.

Il Direttore Cinema SIAE Andrea Marzulli dichiara “L’utilizzo di standard identificativi come ISAN, progetto che la SIAE sostiene con convinzione dalla sua nascita, rappresenta un elemento di efficienza nella gestione del processo di raccolta e distribuzione dei proventi agli autori. Per questo motivo Siae auspica che, anche in Italia, i produttori registrino le loro opere presso ISAN Italia e che l’adozione di questo standard diventi presto massiccia. Il contenimento dei tempi e dei costi dell’attività di gestione collettiva dei diritti, in presenza di un numero crescente di utilizzazioni di opere tutelate, è un obiettivo necessario ai fini di un sempre migliore funzionamento del sistema del diritto d’autore nel nostro Paese”.

Idzard Van der Puyl Segretario Generale PROCIREP, ANGOA e EUROCOPYA informa che “Dal 2010 PROCIREP e l’ANGOA richiedono l’ISAN in modo obbligatorio per la redistribuzione dei diritti. Questa decisione é stata ben recepita dagli aventi diritto, che hanno perfettamente compreso che l’ISAN permette alle società di gestione dei diritti di mantenere i loro costi operativi e le corrispondenti tariffe di gestione molto bassi: da 3% a 4% della somma riscossa, secondo la relazione annuale dell’organo di vigilanza delle società collettive. Un’ulteriore adozione dell’ISAN continuerà a ridurre significativamente il lavoro necessario per identificare le opere, per controllare le loro informazioni descrittive e per automatizzare ancora di più il processo di data entry delle informazioni dell’opera nel nostro sistema informatico. Questi compiti rappresentano ancora quasi il 50% del costo del personale che é dedicato alla gestione dei diritti.”

Il Direttore Generale di ISAN International Regis Flad spiega che “Essendo uno standard ISO, l’ISAN è considerato di pubblico interesse dalle autorità europee e da molti stakeholders provenienti da un ampio spettro dell'industria audiovisiva in Europa. L’ISAN é tra l’altro citato in recenti risoluzioni, dichiarazioni e direttive comunitarie, che riguardano la regolamentazione dell’industria audiovisiva nel contesto digitale, come la circolazione di contenuti audiovisivi online, la reperibilità del patrimonio audiovisivo europeo e la protezione e la gestione dei diritti nel contesto digitale.”

Federico Scardamaglia – Amministratore Delegato di ISAN Italia e Produttore della Compagnia Leone Cinematografica sostiene “Penso che i nostri produttori e distributori abbiano bisogno di strumenti che aiutino a promuovere e identificare le nostre opere non solo nel nostro paese ma anche oltre confine.”

La gestione del diritto d’autore nell’attuale contesto digitale rappresenta una vera sfida. Gli identificanti unici come l’ISAN possono essere un valido contributo per ottimizzare i processi di distribuzione delle royalities. Il ruolo attivo di ogni player dell’industria audiovisiva é fondamentale. Più un identificante univoco, come l’ISAN, è usato nel nostro paese, e più ci allineamo alle raccomandazioni europee e le scelte strategiche in campo audiovisivo attuate dai maggiori Stati Membri, come Francia, Spagna, Inghilterra e Germania, che hanno aderito ormai da anni al sistema ISAN e attraverso il quale sono in grado di essere interoperabili.

27/06/2014, 19:37