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I vincitori del Premio L'Anello Debole 2014


I vincitori del Premio L'Anello Debole 2014
Si aggiudica la categoria degli Audio cortometraggi, vincendo sia il primo premio assoluto che il premio speciale della giuria "Se ghe pensu" di Marc Brunelli (Oppure Produzioni): un servizio che a 13 anni di distanza dal G8 di Genova restituisce sotto una nuova luce il tumultuoso alternarsi dello stato d’animo di tanti giovani che, giunti alla manifestazione con la speranza che "un altro mondo è possibile", sono stati bruscamente disillusi dalle violenze di black bloc e polizia.

Nella categoria Cortissimi, il premio assoluto va ad "Acqua passata" di Luca Stringara e Giacomo Benini, un video allo stesso tempo ironico e amaro sulla disoccupazione giovanile e la mancanza di prospettive dei tanti laureati italiani. Premio speciale della giuria a"Loundscape-Parco Nord a Milano" di Filippo Giraudi e Virginia Eviche ci restituisce uno sguardo inedito sulle bellezze naturali di un ambiente ricchissimo di biodiversità, alle porte di una città frenetica e apparentemente grigia. 

Nella sezione Corti della realtà, dedicata ai documentari e alle inchieste giornalistiche, a vincere sono i temi ambientali: tutti i lavori premiati trattano infatti di catastrofi causate dall'avidità e dalla dissennatezza dell'uomo. Due sono i vincitori assoluti (ex-aequo): "La camorra uccide anche senza le pistole" di Marco Fubini e Nadia Toffa, un servizio delle "Iene" trasmesso su Italia Uno e "The white town (La città bianca)" di Tommaso Ausili. Il primo è ambientato nel così detto "triangolo della morte", tra Caserta e Napoli: una terra dove l'incidenza dei tumori è tripla rispetto al resto d'Italia a causa dei rifiuti tossici sversati illecitamente dalla Camorra. La "città bianca" invece è Casale Monferrato, resa bianca dalle fuoriuscite dello stabilimento Eternit che ha sparso per anni su persone e cose un'enorme quantità di polvere di amianto. Ancora oggi in quei luoghi si registrano un cinquantina di tumori all'anno dovuti a quella contaminazione. Il Premio speciale della giuria va a "Fukushima No Daimyo (Il signore di Fukushima)", di Alessandro Tesei. Il video restituisce le immagini surreali e struggenti di una città fantasma perché evacuata poche ore prima dello tsunami e del disastro nucleare di Fukushima e soprattutto la storia dell’uomo che ha scelto di rimanere in quella città e per il quale gli abitanti "devono poter scegliere di tornare". Una testimonianza unica.

Nella sezione Corti di fiction il primo premio assoluto va al divertentissimo cortometraggio "Debtfools" di Philippos Vardakas e Despina Economopoulou. I due autori greci, il paese europeo forse più colpito dalla crisi economica, giocano con i paradossi comici della povertà seguendo il "viaggio" di una banconota da 100 euro che getta un piccolo paese nel caos. Premio speciale della giuria a "Il mio grido" del danzatore e coreografo Vito Alfarano. Si tratta di un video nato da un lavoro svolto con alcuni detenuti del carcere di Rovigo. I protagonisti sono stati stimolati verso l’esplorazione della propria emotività. Il risultato è una clip musicale dove corpo e voce, immagine e suono si fondono. Dove resta la nudità di un corpo che non appartiene a un detenuto ma ad un uomo.

I vincitori assoluti hanno ricevuto un premio in denaro di 1.500 euro ed un monile con il simbolo del Premio. I vincitori dei "Premi speciali della giuria" hanno ricevuto un monile con il simbolo del Premio.

30/06/2014, 11:44