Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

VALERIA GOLINO - Un personaggio raro


L'attrice è al Bovino Indipendent SFF per accompagnare il film di Marco Simon Puccioni "Come il vento". Un personaggio come quello di Armida Miserere difficile da trovare nei film italiani. Il giro di presentazione dei suoi film è sempre interessante per capire le reazioni del pubblico di ogni luogo. La vitalità sempre alla base del suo cinema, sia come interprete sia come regista


VALERIA GOLINO - Un personaggio raro
Valeria Golino al Bovino ISFF con "Come il Vento"
Valeria Golino è sempre allegra e disponibile agli incontri con la stampa. Al piccolo Festival di Bovino, in provincia di Foggia, è, insieme al regista Marco Simon Puccioni, per accompagnare "Come il vento" il film presentato al Festival di Roma dello scorso anno. Tanti festival, molti premi per un ruolo che non è facile per un attrice riuscire a trovare tra le tante proposte che arrivano.
Non solo protagonista ma centro assoluto della storia scritta dal regista sul romanzo che racconta la vita della dirigente di polizia Armida Miserere.

Quanto è difficile trovare un ruolo così in Italia?

"In Italia è raro certo, ma proprio in generale, in tutto il mondo, i ruoli importanti femminili sono sempre più difficili da trovare" dice Valeria Golino "E poi più si cresce con l'età più è difficile. Dopo i 40 anni le donne hanno molte difficoltà a trovare ruoli importanti come quello di Armida Miserere, la protagonista di "Come il vento". Certo questo personaggio è stato veramente centrale ma la cosa importante non è la grandezza del ruolo, ma quanto incide nella storia. Certo è più facile un ruolo grande e importante, sei facilitata dalla preparazione e dall'attenzione del regista e anche dal fatto che tutto il film, in fondo, ruota intorno alla riuscita del tuo personaggio. In un ruolo così non si può lasciare nulla al caso, tutto va realizzato con grande cura e attenzione".

Come hai preparato questo personaggio?

"Intanto all'inizio non volevo farlo questo film, ma Marco non ha smesso di insistere. E ha avuto ragione lui. Per il personaggio ho letto molto a proposito di Armida. Ovviamente il libro da cui è tratta la sceneggiatura cercando di curare soprattutto le sue caratteristiche, diciamo così, fisse. Per le reazioni invece ho preferito arrivarci all'ultimo. La sua lettera, non l'ho voluta leggere fino alla mattina in cui abbiamo girato la scena della scrittura. Volevo arrivare al momento come lei, senza sapere quello che avrebbe scritto".

Un ruolo che ha portato diversi premi e anche una candidatura ai Nastri d'Argento

"Una candidatura per il mio ruolo da protagonista ma anche altre 3 candidature. Sicuramente io ero per così dire sovra esposta avendo vinto negli ultimi anni sia come attrice sia nell'esordio alla regia. Certo mi ha lasciata stupita il fatto che i David di Donatello hanno completamente ignorato il film. Ma, va a capire..."

Malgrado questo film molto cupo e il tuo esordio da regista che parla di eutanasia, dai tuoi lavori non traspare mai tristezza o negatività.

"Certo, qualsiasi sia il tema per me l'importante è avere un approccio che mostri tutto con una forte vitalità".

Ormai è quasi un anno che presentate in giro per l'Italia e per il mondo "Come il vento", che esperienza è stata?

"Siamo stati in moltissimo posti e sono sempre contenta di questa fase di accompagnamento dei film. È molto piacevole assistere alle serate e alle proiezioni e vedere le diverse reazioni del pubblico di ogni luogo".

22/08/2014, 12:00

Stefano Amadio