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MADE IN ENGLAND - Posh, aristocratici proletari


Un gruppo di aristocratici studenti a Oxford confonde la dissolutezza con la stupidità venendo meno ai dettami del loro club esclusivo


MADE IN ENGLAND - Posh, aristocratici proletari
Il prologo di "Posh" della regista danese Lone Scherfig si svolge nel 1776, anno in cui fu fondato il Riot Club, un esclusivo e antico circolo di studenti di Oxford, in memoria di un giovane nobile ed impenitente libertino, assassinato da un marito geloso.

Nell’omonima pièce teatrale del 2010, di Laura Wade, ispirata al Bullingdon Club, associazione goliardica degli studenti di Oxford, si racconta di un gruppo di giovani rampolli col cilindro e il gilet immacolato, arroganti, cinici, e schifati dalla povertà, certi che in virtù delle proprie origini aristocratiche sono destinati in futuro a ricoprire a ricoprire ruoli di potere all’interno della società.
Come gli ex studenti David Cameron, George Osborne e Boris Johnson, e, una generazione prima, David Dimbleby. “Ero stata colpita dall’idea che questi circoli fossero molto esclusivi e avessero dei loro riti e tradizioni, tra cui quella di distruggere il ristorante in cui teneva la cena di fine semestre, e pagare poi per i danni arrecati”, dichiara Wade.

Nella versione cinematografica, il film peraltro arriva in un momento politicamente delicato per la classe dirigente della Gran Bretagna, il Bullingdon diventa il Riot Club e i suoi dieci membri spavaldi e dissoluti al limite del grottesco. Alistair (Sam Claflin), snob e classista che non fa mistero della sua vita da privilegiato ed è convinto che i ricchi meritino di essere in cima all'albero, e Miles (Max Irons),un happy-go-lucky, uno che prende il mondo come viene, e che mostra barlumi di senso di giustizia sociale, arrivano a Oxford come matricole e vengono iniziati al Riot Club. Gli unici sprazzi di umanità arrivano dai due personaggi femminili, in particolare da Lauren, la figlia di una famiglia di operai appena arrivata a Oxford.

Come già in "An Education" del 2009, la regista ragiona sulle differenze di classe, ma questa volta gli intenti satirici legati alla dimensione politico-sociale inglese cedono il passo al coming of age movie di belle facce e ragazzini viziati. E dove la portata della violenza nella scena fondamentale del film, la distruzione di un pub guarda caso scozzese…assume le forme di una commedia farsesca per sembrare realistica.

27/09/2014, 09:00

Monica Straniero