Note di produzione de "L'Ultima Luna"
Un film particolare, un film diverso, che nasce da un’esigenza: quella di analizzare il mondo appena entrato nel terzo millennio e capire se quest’ultimo 1000 avrà, oppure no, un altro 1000, ancora. Un film diverso specialmente per chi si aspetta il solito mix di azione e violenza dove le immagini scorrono veloci e lasciano poco tempo al pensiero e all’analisi, perché appagati da effetti speciali, tanto esagerati quanto esasperati. Nell’Ultima Luna, invece, immaginatevi voi, pubblico, di essere l’anima di una società in coma che esce dal proprio corpo, lievita e si osserva dall’alto mentre annaspa sul proprio capezzale nell’incertezza se ce la farà o no a rientrare nel corpo o si addentrerà definitivamente nelle vie dell’ignoto per non tornare mai più indietro. Immagini e suoni scorrono lenti, soppesati, riflessivi … e qui sta il pregio di Alberto Moroni che sfrutta al massimo i pochi mezzi a disposizione ed un cast con tanti esordienti, volutamente impacciati, perché reali e genuini, che interpretano e non recitano, per creare un mix di storie vere ed attuali dove Bene e Male si fronteggiano, senza esclusione di colpi, nell’ultima sfida che durerà il tempo di una fase lunare. E proprio il Bene e il Male saranno i giudici che emetteranno il verdetto: chi perderà deciderà se questa sarà o no, L’Ultima luna dell’intera umanità. Un film naif, un film nuovo, un film diverso … un film più che da vedere e divorare morbosamente, un quadro da osservare confrontandosi e soppesandosi dentro, perché anche per ognuno di noi, senza rimedi o conversione, potrebbe essere veramente giunto il tempo de L’ULTIMA LUNA.