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I vincitori della edizione XXIX del Festival
del Cinema Latino Americano di Trieste


I vincitori della edizione XXIX del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste
La giuria internazionale della Sezione Ufficiale della edizione XXIX del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, presieduta da Ferdinando Vicentini Orgnani, ha assegnato il Primo Premio a "La demora" (Uruguay) di Rodrigo Plá, opera che il regista ha dedicato al proprio padre e che ha già vinto numerosi altri premi fra cui quello dalla Giuria Ecumenica del Festival Internazionale di Berlino per il miglior film. A rappresentare la giuria erano presenti in sala la sceneggiatrice Patrizia Rosso e il regista Daniel Hechim che hanno anche assegnato il Premio Speciale della Giuria al film "La distancia más larga" (Venezuela/Spagna), pellicola che conferma il talento della trentaquatrenne Claudia Pinto Emperador.

Conquista il podio del Premio alla Miglior Regia la co-produzione di ben tre Paesi (Bolivia-Messico-Norvegia) con il titolo "Yvy Maraey, Tierra sin mal" di Juan Carlos Valdivia.

Il Festival del Cinema Latino Americano ha riscontrato un'elevata partecipazione di giovani che, nella fascia fino ai 35 anni costituiscono una vasta porzione degli ingressi. Una rappresentanza degli studenti delle scuole superiori di Trieste (Petrarca, Carducci-Dante, Nordio) ha letto le motivazioni del Premio Malvinas che va al film “No bajen los brazos” di Marco Silvestri (Italia – Argentina) per aver meglio rappresentato il tema del premio: l'importanza del pacifico confronto e della diplomazia nella risoluzione delle controversie internazionali. Sul palco del Festival anche la rappresentanza degli studenti del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico che hanno letto le motivazioni per le quali il Premio Mundo Latino spetta al film “A pesar de todo, Jesús Contreras” (Messico) di Jorge Prior. La Presidente del Premio Contemporanea, Marina Murai (Spagna) ha così esposto le motivazioni del premio assegnato al film "El regreso" (Costa Rica) di Hernán Jiménez: "...per un fine equilibrio nella rappresentazione dei diversi conflitti, senza cadere nella tragedia o nella banalità."

Nel corso della cerimonia di premiazione, il Presidente della giuria musicale, il compositore Silvio Donati, ha eseguito al pianoforte un brano dal film che si è aggiudicato il Premio per la Miglior Colonna Sonora con l'opera “La eterna noche de las doce lunas” di Priscila Padilla (Colombia). Lo stesso film incassa anche il Premio Cultura di Genere per aver meglio rappresentato le relazioni di potere fra i sessi e le coercizioni storicamente determinate dalle tradizioni.

I risultati di questa XXIX edizione del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste sono stati conseguiti anche grazie all'accordo di collaborazione stipulato omai da vent'anni con l'Università degli Studi di Trieste che consente agli studenti della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di partecipare attivamente alle varie fasi di lavorazione necessarie alla traduzione, la sottotitolazione e la sincronizzazione dei film.

Nel corso di questa edizione sono stati complessivamente sottotitolati in italiano 9.700 minuti di film e opere audiovisive.

Patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e sostenuta e dalle maggiori Istituzioni della Regione Friuli Venezia-Giulia, dalla Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Trieste, l'APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) promotrice del Festival, ha conferito nella sua serata di apertura, il Premio Salvador Allende all'Ambasciatore di origini parentine Tomaso de Vergottini e alla moglie Anna Sofia de Vergottini, "per aver tratto in salvo molte vite durante gli anni della repressione militare cilena". La cerimonia ha avuto luogo nella prestigiosa sede dell'International Centre for Theoretical Physics diretto da Fernando Quevedo.

A chiusura di questo comunicato riportiamo l'inciso ricevuto dal Presidente della Giuria, Ferdinando Vicentini Orgnani: "E' la prima volta per me al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. Da presidente della giuria, sono rimasto colpito dalla qualità e varietà della selezione curata dal direttore artistico Rodrigo Diaz, la cui passione è la maggior risorsa di questo festival, molto considerato in America Latina, ma sottovalutato dalle Istituzioni italiane che dovrebbero invece riconoscerne il grande valore, per l'opportunità di uno scambio culturale unico e prezioso con una parte del mondo in grande fermento che ha fortissimi legami storici e culturali con il nostro Paese."

27/10/2014, 10:20