!Xš‚‰

TFF 32 - Due eventi targati CSC - Cineteca Nazionale


TFF 32 - Due eventi targati CSC - Cineteca Nazionale
Il CSC - Cineteca Nazionale e il Torino Film Festival festeggiano i novant’anni di Giulio Questi con una retrospettiva, curata da Domenico Monetti, Emiliano Morreale, Luca Pallanch. Il regista e scrittore Giulio Questi, recentemente vincitore del premio Piero Chiara per la raccolta di racconti "Uomini e comandanti" (Einaudi, 2014), ha rievocato la sua avventurosa esistenza nel volume Se non ricordo male. "Frammenti autobiografici raccolti da Domenico Monetti e Luca Pallanch" (Rubbettino editore, in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, 2014).

Partigiano, collaboratore del «Politecnico» di Vittorini, attore per caso per Fellini ne "La dolce vita" e per Germi in "Signore & Signori", aiuto regista di Zurlini e Rosi, amico e collaboratore ombra di Antonioni. È diventato famoso nella Roma anni Cinquanta per aver fatto cadere in Lambretta Pratolini. Ha fatto coppia con il geniale montatore Kim Arcalli. Ha girato il mondo con il produttore Daniele Senatore: insieme hanno tirato coca nel bagno di Richard Burton, dormito nel letto della Loren a Central Park, aperto uffici a New York, Los Angeles e Cartagena. Si è divertito con Gabriel García Marquez nell’isola di Baru. Insomma, nella vita non si è fatto mancare nulla…

A Torino si potranno rivedere il western di culto, interpretato da un magnetico Tomas Milian, "Se sei vivo spara" (1967); la versione integrale e vista solamente all’epoca del visionario thriller pop con Trintignant e Lollobrigida, "La morte ha fatto l’uovo" (1968), l’etnografico "Arcana" (1972) con Lucia Bosé e il gotico "Il passo, episodio di Amori pericolosi" (1964). Verranno, inoltre, proiettati alcuni suoi cortometraggi realizzati in totale solitudine, autarchici e fuori dagli schemi, editati in dvd dalla Ripley’s con il titolo "By Giulio Questi".

Durante il Festival, verrà presentata l’autobiografia di questo "Buñuel della Val Brembana", come al tempo lo definì uno spettatore d’eccezione, Oreste Del Buono.

Il CSC - Cineteca Nazionale, in collaborazione con Rti, presenta il restauro digitale di "Profondo rosso" (1975), capolavoro del maestro dell’horror Dario Argento. Film indimenticabile: per il geniale puzzle narrativo, per l’esasperante suspense, per la presenza del protagonista di "Blow-up" David Hemmings, per il clamoroso ritorno sulle scene della diva dei telefoni bianchi Clara Calamai, per l’inquietante colonna sonora, in cui il rock progressive dei Goblin incrocia le sonorità jazz di Giorgio Gaslini, per la capacità di racchiudere e portare a compimento l’irripetibile stagione del thriller all’italiana. Un vertice della cinematografia italiana, conosciuto, studiato e imitato in tutto il mondo.

Il restauro digitale è stato eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata (Bologna), avvalendosi della collaborazione di Luciano Tovoli, direttore della fotografia dei film di Argento ma anche di De Seta, Antonioni, Pialat.

11/11/2014, 15:40