Note di regia del film "Non c'è 2 senza Te"
Da qualche tempo non c’è giorno che passi senza che i mezzi d’informazione si occupino di argomenti quali “coppie di fatto”, “adozioni da parte di coppie gay” e “matrimoni tra omosessuali”.
Come spesso succede, la politica nel nostro paese ha affrontato in ritardo tali questioni, già discusse e disciplinate negli altri stati europei dopo manifestazioni oceaniche e furibondi scontri di opinioni.
Anche il cinema italiano è in ritardo. È invece doveroso provare ad affrontare questi temi, illustrarli, al fine di poterci poi ragionare sopra.
Ho pensato fosse necessario proporre al grande pubblico una storia che raccontasse cosa può succedere nella vita di una normale coppia di omosessuali quando, all’improvviso, un bambino arriva a turbare il loro tran tran.
E di come i meccanismi che regolino la vita di coppia e i potenziali pericoli che minano la stessa, siano sostanzialmente i medesimi a prescindere dalla etero o omo – sessualità.
Il tutto filtrato attraverso le lenti della commedia.
Anticipo la domanda: ma si può ridere di questi temi?! Non solo si può, si deve.
Si deve recuperare la capacità di raccontare con la risata i fatti salienti della crescita culturale del paese: era la prerogativa del nostro cinema (un esempio per tutti?! “Divorzio all’italiana”) e l’abbiamo smarrita.
Ho avuto la fortuna di essere accompagnato in questo lavoro da quella che ormai può essere considerata una coppia di fatto del cinema italiano, ovvero Fabio Troiano, nella parte di Moreno e Dino Abbrescia, in quella di Alfonso.
La facilità con la quale riescono a passare dal registro comico a quello drammatico, le loro dinamiche interne in cui ognuno diventa la spalla dell’altro senza soluzione di continuità, hanno semplificato di molto il mio lavoro. Dovevo semplicemente riprenderli.
Un’alchimia analoga si è venuta a creare con le due protagoniste femminili. Tosca d’Aquino (la Sig.ra Capasso) ha fornito un’ulteriore conferma delle sue riconosciute doti comiche dando vita a un personaggio che credo non sfiguri di fronte ai suoi precedenti, alcuni dei quali divenuti nel tempo proverbiali.
Belen Rodriguez (Laura), infine, credo sarà la vera sorpresa del film: alle prese con un ruolo non facile e non proprio “simpatico”, del tutto diverso dalla sua immagine pubblica, è riuscita a tener testa ai più navigati compagni di set con un’intensità e professionalità sorprendenti.
Il cast tecnico è di prim’ordine: Marcello Montarsi alla fotografia, Luciana Pandolfelli al montaggio, Luisa Iemma e Laura Costantini, rispettivamente, scenografa e costumista, le musiche di Jonis Bascir, hanno contribuito in modo perfetto a ricreare la mia visione del mondo di Alfonso e Moreno, restituendomela fedelmente.
E ora… non vedo l’ora di potermelo godere in sala!
Massimo Cappelli