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A Milano il cinema di Xavier Dolan


A Milano il cinema di Xavier Dolan
Dal 10 gennaio all’1 febbraio 2015 presso Spazio Oberdan di Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta XAVIER DOLAN – MOMMY E 4 ANTEPRIME, rassegna dedicata al giovanissimo e talentuoso regista, sceneggiatore, attore, montatore e costumista canadese Xavier Dolan.

Enfant prodige del cinema mondiale, Xavier Dolan a soli 25 anni ha già firmato 5 lungometraggi, tutti presentati ai festival di Cannes e Venezia, e il primo dei quali, "J’ai tué ma mère", realizzato a nemmeno vent’anni. Nato a Montreal, in Canada, Dolan costruisce dunque un caso unico nella storia del cinema, anche perché questa prolificità va di pari passo con una qualità espressiva e una maturità di linguaggio davvero sorprendenti e rari. Quello di Dolan è un cinema di pulsante vitalità, autoriale e avvincente allo stesso tempo, scandito da uno stile narrativo assolutamente personale, che inquieta e cattura, emoziona e fa pensare. Un cinema che potremmo definire neoromantico, ma di un romanticismo profondamente moderno, con sempre al centro i sentimenti più complessi di personaggi ricchi di sfumature, contraddizioni e fragilità, mossi da un commovente, a volte straziante, desiderio di trovare la propria identità e il proprio posto nel mondo.
Basti pensare al suo ultimo, bellissimo film, "Mommy", appena uscito in Italia e unico titolo fino a oggi distribuito nel nostro paese. Proprio per rimediare a questa mancanza, la Cineteca Italiana propone una rassegna a lui dedicata nella quale sarà possibile vedere, in versione originale con sottotitoli italiani, gli altri 4 film da lui realizzati, in anteprima: oltre al già citato "J’ai tué ma mère", in calendario "Les Amours imaginaires", del 2010, suo secondo film che si muove fra realtà, illusioni e disillusioni giovanili in un dramma intriso di sospiri e dolore; "Laurence Anyways", del 2011, che racconta la storia di un trentenne che vuole diventare donna e che deve perciò affrontare il rifiuto della famiglia, il peso dello stigma sociale e la difficoltà a portare avanti il rapporto con la sua fidanzata, e infine "Tom à la farme", piccolo capolavoro che ha vinto il premio Fipresci come Miglior film alla 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2013), un intenso dramma esistenziale che deraglia nel thriller psicologico.

26/12/2014, 09:15