ITALO - Un cane per crescere
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Italo" è un cane. Un randagio adottato dalla città di
Scicli in Sicilia dove nel 2009 un branco di cani senza padrone attaccò e uccise un bambino. Dopo le inevitabili, estreme azioni verso il gruppo di pericolosi cani, in paese apparve lui, Italo che per il carattere docile, intelligente e abitudinario entrò nel cuore dei cittadini malgrado la paura ancora viva.
Alessia Scarso, colpita dalla storia di questo cane, ha deciso di raccontare tutto nel suo film d'esordio scrivendo il soggetto per la sceneggiatura di
Coralla Ciccolini e la collaborazione di
Isabella Aguilar.
Una storia vera che nel film si trasforma spesso in favola con alcuni elementi del film per ragazzi, come la vicenda del protagonista bambino, Meno (
Vincenzo Lauretta), che orfano della madre ha difficoltà a inserirsi a scuola e a legare con i compagni e che trova in Italo un ideale elemento di compagnia e di crescita.
Nel cast,
Marco Bocci, nei panni del Sindaco Antonio Blanco (padre vedovo di Meno), appare statico nello sviluppo del personaggio, fissandosi troppo sull'espressione dell'introverso ferito.
Elena Radonicich è la maestra che cerca di cucire una relazione con lo schivo Antonio anche per cercare di dare una mano al suo allievo.
Barbara Tabita è l'esuberante avversaria politica del Sindaco; spesso eccessiva nel parlare e nel vestirsi almeno rispetto alla normalità delle situazioni e degli altri personaggi.
La città di Scicli, patrimonio dell'Unesco, è la scena ideale del film mostrata, come dice la regista "in orizzontale, più che in verticale. Perché l'idea era quella di far vedere il punto di vista di Italo che ha un'altezza e una dimensione diversa dalla nostra".
Il film è in sala da giovedì 15, con una ricca anteprima siciliana, con Notorius Pictures in 200 copie.
14/01/2015, 18:05
Stefano Amadio