Su Rai Movie "Bella Addormentata" di Marco Bellocchio
Rai Movie, per il ciclo:
Art. 3 – Cinema Civile trasmette "
Bella Addormentata" (23 gennaio 2015, ore 23:00), un capolavoro di
Marco Bellocchio sul controverso caso Eluana Englaro, una vicenda che ha fatto molto riflettere l’Italia.
Marco Bellocchio non si è mai ritratto dinanzi alle sfide che una coscienza laica e civile sembrava quasi imporre al suo fare cinema. Ha atteso due anni prima di realizzare un film in cui la lettura dei drammatici eventi di quel febbraio 2009 è filtrata attraverso altre vicende d'invenzione, ma in gran parte verosimili. Dopo 17 anni trascorsi in coma e con alimentazione artificiale, Eluana Englaro viene fatta trasportare dal padre in una struttura ospedaliera di Udine in cui operano medici disposti a interrompere il trattamento. L'avvenimento scatena in Italia la reazione di fronti opposti. C'è chi vuole impedire ad ogni costo che ciò avvenga e chi invece ritiene che sia l'attuazione di un diritto civile. Il senatore Uliano Beffardi del Popolo della Libertà viene convocato a Roma per la votazione del decreto d'urgenza in materia voluto dal governo Berlusconi per contrastare la volontà del padre della giovane donna. Se Beffardi sta maturando dei dubbi sul voto (anche in seguito a una vicenda personale), sua figlia Maria è invece determinata nel raggiungere la clinica per manifestare contro l'interruzione del trattamento. Incontrerà Roberto e suo fratello diversamente schierati sul fronte opposto. Intanto il dottor Pallido si trova dinanzi al caso di Rossa, tossicodipendente che cerca la morte, mentre la Divina Madre (un'attrice ritiratasi dalle scene per assistere una figlia in coma profondo) ha cancellato qualsiasi altro interesse dalla propria vita a partire dal marito e dal figlio. In
Bella addormentata sembrano confluire le due anime del regista: da un lato il narratore incalzante e lucido dei fatti come ai tempi di “Sbatti il mostro in prima pagina” , dall'altra il Maestro del cinema in grado di trasfigurare in forma concretamente astratta e simbolica le tensioni della vicenda. La maturità di artista e di uomo gli ha imposto di non reagire d'impulso a una vicenda così problematica. Bellocchio riflette sull’uomo e la sua condizione, sul concetto di libertà e libero arbitrio, in un film problematico e sentito. Cast importante, con il contributo di Roberto Herlitzka, Michele Riondino, Alba Rohrwacher, Gianmarco Tognazzi.
Messe di premi: Due vittorie alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2012: Premio Brian, Premio Marcello Mastroianni (Fabrizio Falco). Due candidature e una vittoria ai David di Donatello 2013: miglior attrice non protagonista (Maya Sansa). Sei candidature ai Nastri d’Argento 2013: regista del miglior film (Marco Bellocchio), migliore sceneggiatura (Marco Bellocchio, Veronica Raimo, Stefano Rulli), miglior attore non protagonista (Fabrizio Falco), miglior attore non protagonista (Michele Riondino), migliore scenografia (Marco Dentici), miglior sonoro in presa diretta (Michele Carito).
22/01/2015, 13:49