Libro/film - ANIME NERE, da Criaco a Munzi
Così uguali, così diversi: "
Anime nere" libro e film presentano numerosissime differenze nella loro costruzione e nel loro svolgimento, ma riescono a mantenere una unicità di visione e di 'intenti' tra l'elaborazione di
Gioacchino Criaco e quella di
Francesco Munzi.
Nel 2008 è stato pubblicato da
Rubbettino il libro, esordio nella narrativa di Criaco, nei giorni scorsi ospitato anche dal
Sudestival: "Stavo lavorando a un altro progetto", ha spiegato Munzi nel corso di un incontro dedicato alle due opere organizzato a Torino. "Poi, non ricordo come, mi è capitato tra le mani il libro di Gioacchino: non ho più potuto fare altro che leggerlo, e immediatamente ho deciso di volerne fare un film".
"Mi ha colpito - ha detto ancora il regista - perché trattava una materia molto nera in modo diverso da quello a cui siamo abituati, con un tentativo di approfondire l'animo dei personaggi e con l'evidente sofferenza di narrare certi eventi. Nessuna spettacolarizzazione della violenza, è un libro molto vero". Il dubbio era uno solo: "Mi chiedevo se io, romano, avrei mai potuto raccontare la Calabria, se sarei stato credibile... e in questo l'aiuto di Gioacchino e di tutta Africo è stato fondamentale".
Per rispettare il libro, ha spiegato Munzi, "dovevo tradirlo necessariamente, e lui questo lo ha capito benissimo e mi ha lasciato fare: il volume è rimasto come sfondo e ispirazione".
Molte sono le differenze evidenti tra le due versioni: i tre amici della carta sono diventati tre fratelli, la storia è stata attualizzata da Munzi e ampliata nei luoghi di svolgimento (anche se l'Aspromonte e il paese di Africo restano inevitabilmente centrali in entrambi) e tanti altri dettagli sono mutati, ma il tema dell'identità e dell'appartenenza rimane comune tra libro e film
24/02/2015, 16:21
Carlo Griseri