N-CAPACE - Quando chiedere è sempre lecito
"
N-Capace", malgrado l'autrice sostenga il contrario, è un documentario.
Un bel documentario. Un documentario su se stessa e su i suoi pensieri più profondi, sui ricordi alimentati e conditi dalle sensazioni di inadeguatezza e di insoddisfazione dell'essere umano. Il film documentario di
Eleonora Danco non si ferma al genere "
documentario narrativo" tanto in voga in questo momento in Italia, ma, forse involontariamente, ci si affianca e dopo uno sguardo distratto lo supera di slancio. Un punto di svolta da tenere presente per quei documentaristi che fanno dell'oggettività un falso mito, della staticità una scelta stilistica, della noia una bandiera. Ma anche un riferimento per i selezionatori di festival e premi perché riesce a coniugare, con talento, il punto di vista dell'autrice alla sua esperienza artistica, la messa in scena surreale alla concretezza degli argomenti. Di rado, infatti, negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di ascoltare, nei documentari narrativi italiani, domande e risposte così interessanti, poste e montate con la giusta ironia, in grado di allargare l'iniziale sguardo interiore della Danco fino a farlo diventare un documento sociale.
La realtà, vista dagli occhi della regista, è drammatica ma fa anche sorridere e pensare indagando con ingenuità in quegli aspetti spesso così privati da far provare imbarazzo; una serie di interviste e di riflessioni e considerazioni che fanno molto di più di tante sedute dallo psicologo. A fronte della voglia di
Eleonora Danco di rimanersene a letto per sempre (magari in compagnia di una sconosciuta passante) lontana dal mondo e in balia degli intrecci che si formano nel cervello, c'è la voglia di andare in giro a far domande scomode ma risolutive senza la presunzione di denunciare alcunché.
In "
N-Capace" la mano della regista c'è e si vede, impregnando ogni sequenza, ogni inquadratura, ogni domanda di una dose di personalità che in pochissimi film documentari si riesce a percepire.
Un film particolare ma che può sicuramente piacere a tutti e che, dopo la presentazione allo scorso Torino Film Festival, potrà essere visto in sala inizialmente al Nuovo Sacher di Roma dal 19 marzo per due settimane. Già in programma una serie di appuntamenti a Bologna, Milano, Torino e ovviamente a
Terracina, cittadina
laziale d'origine di
Eleonora Danco, dove in gran parte il film è stato girato.
09/03/2015, 16:23
Stefano Amadio