Verso il TGLFF, una serata di musica e diritti
MUSICA PER IMMAGINI E DIRITTI - I videoclip italiani contro l’omofobia per il 30° Torino Gay & Lesbian Film Festival: appuntamento a Torino venerdì 17 aprile – ore 19.00 - alla Sala “Il Movie” Film Commission (via Cagliari 42).
Quanto e cosa la musica italiana ha fatto fin ora per combattere l'omofobia? Da questa domanda prende vita l'idea della rassegna di videoclip. Il progetto, coordinato da Cosimo Morleo in collaborazione con Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia – vuole sottolineare che negli ultimi due anni molti artisti della nuova scena musicale indipendente italiana si sono coraggiosamente esposti, per la prima volta e in prima persona, a favore delle tematiche LGBT, affidando al web un’importante testimonianza contro l’omofobia che rappresenta una rivoluzione. Queste testimonianze restituiscono un’istantanea preziosa di un periodo storico in cui la lotta per l'autodeterminazione e per la legittimazione giuridica del proprio orientamento è vissuta con partecipazione e solidarietà dalla società civile, quindi dagli stessi artisti che ne sono parte.
L’evento è in programma venerdì 17 aprile, alle ore 19 presso la Sala “Il Movie” Film Commission di via Cagliari 42, a Torino, e prevede un aperitivo di benvenuto. A seguire, alle ore 21, la prima proiezione di videoclip e, a seguito di un breve break, la seconda proiezione prevista per le ore 22.30.
Gli artisti che hanno aderito al progetto sono:
gli Smania Uagliuns con “Piaccio a Luca”, in collaborazione con F. Fusco, il coordinatore del progetto Cosimo Morleo con “Fonteyn”, un videoclip interamente girato a Torino e ispirato a una vera storia di bullismo omofobico, che affronta il tema attraverso gli occhi del bullo che crescendo si scopre omosessuale. Il mito di Margot Fonteyn sarà una guida nel viaggio iniziatico dei protagonisti. Il video è impreziosito dagli abiti di Caterina Crepax;
Santiago, invece, ne “L’antidoto e il veleno” racconta una relazione tra due uomini vissuta segretamente, dove il protagonista si troverà a dover scegliere se tornare o meno con la sua compagna;
il famoso Daniele Silvestri con “Gino e l’Alfetta”, dove il protagonista, interpretato da Valerio Mastrandrea, è segretamente innamorato di Gino, il proprietario dell’Alfetta. Un viaggio verso il Roma Pride del 2007 in un susseguirsi di situazioni romantiche verso nuove libertà;
il videoclip di Una, dal titolo “Mario ti amo”, ambientato al liceo, dove un amore mai vissuto e mai dimenticato si trasforma in un’ossessione per la mancata felicità, fino a quando il protagonista andrà alla ricerca di Mario, per ritrovare se stesso;
Renzo Rubino, ospite del 29° TGLFF, con “Il postino” narra la storia di un uomo che, per amore, supera la paura del giudizio e delle aspettative della famiglia per andare lontano insieme alla persona amata;
Fabio Cinti con “Dicono di noi” tratta dell’ingerenza della Chiesa nelle cose d’amore. Un bacio è un bacio, nessun impedimento è lecito, nessuna condanna è ammessa;
Igor Longhi con “Broken Soul” affronta storie che parlano di diritti negati viste attraverso una cangiante lente colorata, a testimonianza che la discriminazione e la violenza verso le persone LGBT sia ancora fortemente presente in Italia;
Alia attraverso il suo video “Corteccia” vuole, invece, descrivere come sia possibile vivere serenamente l’omosessualità e di quanto sia importante il sostegno della famiglia, rafforzando l’idea di come l’assenza di contrasti sia comunque possibile;
Egokid si domandano “Cosa non saremmo disposti a fare per quel tanto desiderato si?” e nel loro “Come un eroe della Marvel”, attraverso una serie di metafore, parlano del più bel gesto d’amore, il bacio;
altri due nomi conosciuti, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi in arte Platinette, direttamente dall’ultimo Festival di Sanremo con “Io sono una finestra” raccontano le confidenze a cuore aperto a un’amica, alla quale si rivelano le fragilità di una donna, di un uomo o di un essere umano;
Silvia Vavolo in “Sara e Francesca” parla dell’amore di due donne, vissuto alla luce del sole. Amiche che si trasformano in amanti agli occhi di chi le guarda e non sa;
le Altre di B con “1998” parlano di un amore finito, infranto, attraverso la scoperta casuale della bisessualità della persona tanto amata. Una luminosa Bologna fa da sfondo al termine di questa relazione;
la band catanese Locomotif, invece, racconta in “Forget” la storia di un innamoramento che arriva fino alla separazione e al ricordo, attraverso citazioni pittoriche in un’ambientazione leggera, come palloncini.
Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia – nasce a Bologna nel 2012, anno in cui la città ospita il Pride nazionale, dalla necessità di dar voce alle problematiche della comunità LGBTQI, con particolare accento all’omo-transfobia. È un progetto che prende in prestito il linguaggio musicale per esprimere il messaggio della lotta come cambiamento. Indie Pride si propone come “ring-palcoscenico” reale e virtuale dove battersi per e in difesa dei diritti civili. Durante il mese di aprile 2015, Indie Pride organizza una campagna fotografica di sensibilizzazione per dire no all’omofobia a suon di scatti, mettendoci la faccia usando come veicoli i social network e l’hashtag #affacciati.
Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è online su: www.tglff.it
15/04/2015, 17:12