LE BADANTI - Tre ragazze e il lavoro in Italia
Un fenomeno sempre più diffuso quello delle badanti, in che modo hai deciso di affrontarlo?
"Da tempo cercavo il modo di raccontare questo mondo: la vita di donne extracomunitarie che partono dai loro paesi lontani lasciando le loro famiglie e spesso anche i loro figli per cercare una vita migliore, e spesso si trovano ad affrontare situazioni terribili. Volevo anche raccontare la vita degli anziani in case di soggiorno o case di riposo, anziani che in molti casi sono ancora molto attivi, divertenti e con voglia di ridere e scherzare e che cercano di sfuggire alla noia. Ho esperienze personali di persone anziane, ammalati e badanti e ho lavorato alcuni anni in ospedali e case di cure. Ricordo mia nonna che andava tutte le estati in una casa di cura sul Lago di Garda e tornava felice, piena di energia e di aneddoti da raccontare, dal vecchietto che la voleva sposare al torneo di carte che aveva vinto".
Sono molte le donne che dall'estero arrivano in Italia facendo poi questo lavoro, quali sono i loro sogni secondo te?
"Il sogno di molte è guadagnare abbastanza per mantenersi e mandare qualcosa alla loro famiglie d'origine. Arrivano in Italia piene di illusioni e sono costrette in molti casi a fare lavori che possono sembrare umilianti come donne delle pulizie o badanti, ma nella maggior parte di casi lo fanno con passione, con determinazione e con voglia di aiutare. Molto spesso vengo trattate senza rispetto e umiliate, sia dai loro datori di lavoro, sia per strada".
Una vita non facile o agevole ma sicuramente più fortunata di tanti che, come successo pochi giorni fa, non ce l'hanno fatta ad arrivare in occidente.
"Sì, è una vera tragedia quello che continua a succedere nel Mediterraneo, bisogna assolutamente fermare tutto questo, sedersi attorno ad un tavolo e trovare delle soluzioni".
Qual è la storia di "Le badanti"?
"Abbiamo deciso di dividere il film in 2 parti, nella prima queste donne subiscono vari episodi di violenze e sono costrette loro malgrado a scappare, cambiare totalmente vita. Nella seconda parte le badanti vengono prima maltrattate dagli anziani e poi trovano in loro amici e confidenti e si instaura un bel rapporto di complicità".
Com'è stata la realizzazione del film?
È stata molto complessa e lunga, è stato per me un lavoro a volte snervante e infinito e solo grazie a Dio e ad un enorme passione, sono riuscito a portarlo a termine. Sono soddisfatto del risultato finale e invito tutti a vedere il film".
Come ti sei trovato con le attrici principali?
"Le attrici sono state fantastiche, due di loro,
Samantha Castillo (Lola nel Film) e
Nadiah M. Din (Carmen) non parlavano bene Italiano ma sono entrate subito nella parte e hanno recitato bene e con passione. Alla fine del film parlavano Italiano meglio di noi".
Nel cast del film, che uscirà a giugno prossimo, anche
Anna Jimskaya nel ruolo di Irina. Tra gli interpreti
Pino Ammendola, Giorgio Ariani e Alessandro Bressanello29/04/2015, 09:52
Stefano Amadio