IL COLORE VERDE DELLA VITA - I dolori di tutti
A seguito della morte di un amico durante una rapina finita male, Elias decide di fuggire dalla città per non essere catturato dalle forze dell’ordine. Nel suo viaggio il giovane incontra Franco Forgione, un uomo saggio e vissuto che, vedendo in Elias i chiari sintomi della tossicodipendenza, decide di aiutarlo accogliendolo in casa...
Questa la sinossi ufficiale del film "
Il colore verde della vita" di Pier Luigi Sposato, opera prima che accumula temi e spunti di riflessione in una cornice però decisamente povera per quanto riguarda mezzi produttivi e chiarezza di sceneggiatura.
Davvero troppi gli argomenti affrontati (o intuiti), dal disagio familiare alla droga all'autoflagellazione alla follia e a quant'altro, troppi 'dolori' che permeano la storia senza un'effettiva e coinvolgente motivazione. Il percorso di rinascita del protagonista procede di pari passo con l'accumulazione di temi e concetti, e sviluppi di questo spessore avrebbero necessitato - non ce ne vogliano - di attori e autori di comprovata esperienza e capacità per essere resi al meglio.
Onorevole l'intenzione del progetto, ma davvero eccessivo il risultato finale.
20/05/2015, 16:25
Carlo Griseri