SUI MIEI PASSI - Eloise Barbieri e il piccolo e grande Pamir
E' un film etnologico e di viaggio "
Sui Miei Passi. Viaggio nell'Altro Afghanistan" di
Eloise Barbieri, alpinista e viaggiatrice valdostana che realizza filmati delle proprie esperienze a giro per il mondo. Prodotto grazie al Fondo di Sostegno Valle d'Aosta Doc, il documentario è interessante anche perché in qualche modo questa esperienza filmica dell’autrice in Asia, permette alla Barbieri di ritrovare il contatto con il paesaggio della montagna sul quale lei è abituata a lavorare e dove ambienta la maggior parte della sua produzione. La regista ha, infatti, attraversato da sola a piedi parte del Tibet, ha percorso in inverno il fiume Tchadar con dei monaci, ha viaggiato in Dolpo con la carovane del sale e in Sud America.
In questo racconto l’autrice ci porta a Wakhan in Afghanistan, che si estende fino al suo lembo estremo, il Grande Pamir, una regione remota dove vivono i nomadi kirghizi. Il film nasce dalla stretta convivenza con queste popolazioni dagli usi e i costumi lontanissimi dai nostri. Attraverso un’ attenta osservazione antropologica dei suoi soggetti, la regista costruisce un documentario secco ed efficace, quasi un reportage, con dei momenti di intense immagini di natura e di paesaggio.
Le riprese effettuate quasi tutte con una camera fissa a cavalletto, permettono allo spettatore di osservare con calma il fluire lento e solenne di quei popoli; il lavoro metodico delle donne nelle capanne, il difficile cammino dei pastori che accompagnano le mandrie attraverso le steppe ghiacciate e il pericolo reale che la carovana deve affrontare su alti sentieri di montagna.
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Sui Miei Passi" è un film semplice e diretto, lascia parlare il paesaggio e gli abitanti kirghizi senza forzare la visione con scelte di regia o espedienti estetici pesanti e non sinceri. La realtà è tutta davanti a noi nella sua solare e luminosa bellezza.
04/07/2015, 17:18
Duccio Ricciardelli