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VENEZIA 72 - "Alfredo Bini, Ospite inatteso"


Un documentario biografico sull'uomo di cinema che produsse il debutto di Pier Paolo Pasolini. Una vita originale di un personaggio unico.


VENEZIA 72 -
Una scena del documentario su Alfredo Bini, produttore
Quando il personaggio c'è ogni biografia funziona. E quella di Simone Isola, malgrado si percepisca qualche comprensibile sapore acerbo, è del tutto godibile e riuscita.
Alfredo Bini era un produttore contro corrente, che non piaceva ai più, sempre alla ricerca di nuovi talenti da lanciare e da proporre al mercato in alternativa all'onda cavalcata in quel momento.

Come l'inizio e lo sviluppo, anche la fine della vita di Bini fu decisamente curiosa e unica; finiti i soldi (tanti) guadagnati producendo decine di film, tra cui numerosi successi di critica e di botteghino, il produttore di Accattone si fermo a Montalto di Castro, sulla via Aurelia, chiedendo momentaneo asilo (gratuito) al gestore di un Motel. Ci rimase anni, fino alla morte, trovando lì un mondo nuovo in cui ricercare la curiosità indispensabile per sopravvivere.

Isola traccia un profilo chiaro e mai troppo agiografico, mischiando cronaca e racconti personali di conoscenti, colleghi e amici a sei anni dalla scomparsa.

Un buon documentario, arricchito dalle immagini dell'Istituto Luce, che continua il lavoro sulla memoria storica, di fatti e personaggi, del grande cinema italiano.

09/09/2015, 17:52

Stefano Amadio