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Note di regia di "Non Uccidere"


Note di regia di
"Non Uccidere" è una serie concepita come un classico televisivo.
Volevamo che la messinscena, la luce, le scene fossero riconoscibili, volevamo che lo spettatore si trovasse di fronte al genere con i suoi codici stilistici ben definiti e il tono di alcuni
classici – anche contemporanei – del noir poliziesco. Con la volontà, però, di dare alla serie un carattere fortemente italiano.
Per fare questo la prima necessità era far agire i personaggi in ambienti molto caratterizzati: Il palazzo della questura, ad esempio, è stato ricostruito pensando ad un certo tipo di architettura sabauda, rigorosa e imponente, ma con degli elementi pescati dall’immaginario cinematografico.
Nella creazione della squadra di poliziotti che gravita intorno alla protagonista, invece, l’ispirazione proviene direttamente dall’immaginario di alcuni fumetti che hanno codificato delle tipologie di personaggi molto precise. Questo principio è stato seguito anche per la scelta delle facce dei personaggi secondari, tra l’altro.
"Non Uccidere" racconta 12 delitti in 12 episodi. Ciascun episodio ha un sapore e un’ambientazione diversa. Il carattere psicologico ed emotivo di ciascun personaggio è dato dal mondo da cui proviene. Ogni episodio ha tre protagonisti e il loro punto di vista determina lo
sguardo della macchina da presa. Li abbiamo seguiti, pedinati, e ci siamo fatti raccontare la loro storia.
Penso a questa serie come a un esperimento che cerca di coniugare il visual della serialità
contemporanea con il classico del racconto televisivo nostrano.
Una sfida molto entusiasmante.

Giuseppe Gagliardi