Quarto appuntamento con la VII edizione di AstraDoc
Con il 2016 riprende il consueto appuntamento, con
AstraDoc – Viaggio nel Cinema del reale, la rassegna di Cinema Documentario (VII edizione) organizzata da Arci Movie, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università degli Studi di Napoli Federico II, con il patrocinio del Comune di Napoli, e a cura di
Antonio Borrelli con la collaborazione di Antonella Di Nocera, Maria Teresa Panariello e Roberto D'Avascio.
AstraDoc riparte, infatti, venerdì 8 gennaio 2016 al Cinema Astra di via Mezzocannone 109 con una serata doppia stavolta nel segno dell'Arte, quella del mito della
Street Art Banksy e quella tutta campana di
Matilde De Feo.
Si parte alle 20.00 con "
BANKSY DOES NEW YORK" di Chris Mourkabel, opera che racconta la residenza, prima nascosta e poi rivelata, dell'artista inglese nella grande metropoli americana. Il progetto di Banksy è unico nel suo genere: personalizzare con la sua arte, giorno dopo giorno, una location non preannunciata di New York, scatenando una vera e propria caccia al tesoro delle sue opere, sia online che per le strade. In un mese di permanenza le sue installazioni abbracciano tutti e cinque i distretti di New York, includendo una combinazione di stencil graffiti, scultura, video e performance e toccando un’ampia gamma di temi, come i salari nei fast-food, la crudeltà sugli animali nell’industria della carne, le vittime civili in Iraq e l’ipocrisia del mondo dell’arte. Perché per
Banksy, come si legge sul suo sito, “
è fuori, all’esterno che l’arte dovrebbe vivere, tra di noi, dove può agire come un servizio pubblico, promuovere un dibattito, dare voce alle preoccupazioni e forgiare identità”.
Alle 21.30 si prosegue con una importante anteprima a Napoli del film "
LETTER FROM AN IMAGINARY MAN" di
Matilde De Feo, solo poche settimane fa proiettato al Filmmaker Festival di Milano nella sezione Prospettive. Il film documenta l’operazione di raccolta e ricerca di
Matilde De Feo, partita nel 2012 in seguito ad un episodio personale, di soggetti volontari disposti a leggere la propria lettera e raccontare in video la propria storia. De Feo riprende da sola, con una Canon 5D e l’urgenza di registrare l’incontro con le persone. Il documentario che scaturisce da 20 ore di girato è un lavoro aperto, trasversale al cinema e alla video arte di 42', prodotto da Mald’è e Giuseppe Beneduce in collaborazione con Marechiaro Film con la regia e la fotografia di Matilde De Feo, il montaggio di Alessandra Carchedi, il colore di Simona Infante, le musiche curate da Marco Messina e la musica originale di David Rossato. Ironico, romantico, intimo e immaginifico, trasversale al tema dell’amore, il lavoro oscilla tra il cinema e la video arte, attraversando la video performance.
Il film è stato realizzato anche grazie ad una campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma Indiegogo che si è appena conclusa, ma la campagna di comunicazione non si ferma qui: scopo di Matilde De Feo è infatti raccogliere nuove testimonianze che possano contribuire alla creazione di un archivio multimediale on line delle migliori storie o essere reintegrate in un nuovo montaggio video installativo.
Sul sito
www.letterfrom.it è possibile seguire l’evoluzione del progetto e richiedere il merchandising per sostenerlo.
06/01/2016, 11:11