CORT'ON LINE - "Tutto quello che non ci siamo detti"
Le storie sono strumenti per vivere e il corto di
Giovanni Dota sorprende proprio per la professionalità degli strumenti che utilizza. Lui ama lei ma lei ama un altro e per una serie di sfortunati eventi, l'altro è il migliore amico di lui: questa la sinossi "pronominale" del corto.
Gli attori amalgamano spontaneamente dialetto napoletano e cinema verità e l'ottimo lavoro di regia rivela una drammaticità credibile, senza rinunciare a un velo di comicità.
Nei quindici minuti, in cui è assente la classica presentazione dei personaggi, si riesce benissimo a captare il loro dramma e ingenuità. Tra baci, voci fuori campo, sguardi alla macchina, il ritmo del corto si rivela vincente, non distrae lo spettatore ma anzi lo trasporta nelle più svariate interpretazioni.
Se il contenuto non può che riportare a una dimensione romantica e anche un po' adolescenziale, la parte formale confeziona con successo questo cortometraggio, rendendolo molto più elevato, nonostante tutto quello che non è stato detto.
04/03/2016, 08:31
Marta Leggio