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SGUARDI SUL REALE 6 - Gli appuntamenti della quarta giornata


In programma “Dustur”, il documentario che fa dialogare Islam, carcere e Costituzione; e le storie di migranti dai Balcani in “Flotel Europa”.


SGUARDI SUL REALE 6 - Gli appuntamenti della quarta giornata
Una scena di "Flotel Europa” di Vladimir Tomic
Un viaggio dentro e fuori il carcere seguendo due storie: quella dei detenuti musulmani del penitenziario bolognese di Dozza, impegnati in un corso sulla Costituzione italiana, e quella di Samad, giovane marocchino in attesa di un fine pena che tarda ad arrivare. Questo č “Dustur”, il documentario di Marco Santarelli che chiuderŕ la 6/a edizione di Sguardi sul Reale domani, domenica 17 aprile alle 17.00 presso l’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (Ar). Presentato al Torino Film Festival, il film riporta gli incontri tenuti da Ignazio e Yassine, un volontario religioso e un giovane mediatore culturale nel carcere di Bologna, durante i quali si discutono e si affrontano ogni giorno i principi che hanno animato la stesura della Costituzione (“dustur”, in arabo), in dialogo con le tradizioni islamiche e le “primavere arabe”. Samad intanto č alle prese con una vita da ricostruire secondo nuove regole; sarŕ l'ultimo ospite del corso, tornando dentro le mura dell’istituto per partecipare alla discussione e alla scrittura di un “dustur” ideale.

Dopo la proiezione saranno in sala per discutere col pubblico il protagonista Abdessamad Banaq, il direttore dell’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria di Bologna Bernardino Cocchianella, il presidente emerito Corte costituzionale Giovanni Maria Flick, l’Imam Izzedin Elzir (presidente Unione delle Comunitŕ Islamiche d’Italia), il consigliere regionale Enzo Brogi e il produttore Rino Sciarretta. "Sono entrato alla Dozza per la prima volta nel 2011 per girare un altro documentario" – racconta Marco Santarelli – "e in quell’occasione ho conosciuto i protagonisti di “Dustur”. Il monaco che ha condotto il corso sulla Costituzione, che ho filmato per 24 settimane, e Samad, con cui poi sono rimasto in contatto. Durante gli incontri ci sono stati momenti di forte tensione, ma a mio avviso quello che importa č che ci sia stata occasione per un momento di dialogo: č questo ciň che manca oggi in Italia, e non solo in carcere.”

A seguire si terrŕ un apericena a cura di #QuasiQuasi_social cafč_, e alle 20.30 nello spazio esterno all’auditorium sarŕ presentato “Flotel Europa” di Vladimir Tomic (Danimarca, Serbia, 2015, 60’), che documenta la situazione di quell’ondata di profughi bosniaci che nel 1992, in fuga dalla guerra nei Balcani, raggiunse la Danimarca alla ricerca di asilo politico. Tra questi il dodicenne Vladimir, accompagnato dalla madre e dal fratello maggiore: i tre vengono alloggiati dalla Croce Rossa al Flotel Europa, un hotel galleggiante ancorato nel porto di Copenaghen. Vent’anni dopo Vladimir decide di mettere mano alle videocassette girate dalla sua famiglia e dagli altri residenti della struttura.

16/04/2016, 10:18