Festival di Mosca e Karlovy Vary: la selezione italiana
David Grieco e Stefano Mordini saranno presenti al
33° Festival di Mosca (23-30 giugno), accompagnati da Massimo Ranieri e Riccardo Scamarcio per l’anteprima internazionale de "
La Macchinazione" e la prima presentazione estera di Pericle il nero dopo Cannes.
Il film di Grieco, dedicato all’omicidio di Pier Paolo Pasolini è infatti invitato in Concorso, selezionato dal critico
Peter Shepotinnik, responsabile della programmazione per l’Italia, che definisce il poeta e regista friulano
“un genio assoluto, uno degli artisti più amati in Russia, la cui scomparsa misteriosa lo ha avvolto in un’aura di leggenda”.
Fuori concorso, Riccardo Scamarcio, protagonista e produttore di "
Pericle il Nero", si presenterà ad una platea, quella russa appunto, che lo conosce e lo segue con interesse già da tempo.
Completano il programma italiano di quest’anno "
Assolo" di Laura Morante, "
Fuocoammare" di Gianfranco Rosi e due documentari nella sezione “Sex, Food, Culture, Death”: "
Sexxx" di Davide Ferrario e "
Porno & Libertà" di Carmine Amoroso.
“
L’arte cinematografica italiana" – spiega Shepotinnik - "
ha sempre costituito una componente fondamentale del festival, tenuto a battesimo alla prima edizione nel 1963 dalla vittoria di ‘8 e ½’ di Fellini, tra i massimi capolavori mondiali, che dà il nome a un’importante sezione dell’evento dedicata ai grandi maestri. Il regista vinse nuovamente con ‘Intervista’ ai tempi della Perestrojka, nel 1987”.
"
Le Confessioni" di Roberto Andò rappresenta l’Italia al concorso del
51° Festival di Karlovy Vary (1-9 luglio), mentre "
Fai Bei Sogni" di Marco Bellocchio, "
Non essere Cattivo" di Claudio Caligari, "
Fuocoammare" di Gianfranco Rosi e "
Bella e Perduta" di Pietro Marcello completano una selezione che offre del cinema italiano un panorama eclettico e potente. Nell’ambito delle retrospettive sono programmati "
Rocco e i suoi Fratelli" di Luchino Visconti e, a quarant’anni dalla sua prima uscita, "
L’Ultima Donna" di Marco Ferreri.
Nella prestigiosa sezione
Variety Critics’ Choice, che ogni anno presenta i dieci migliori esordi del mondo secondo i critici di ‘Variety’, è stato invitato "
Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti.
Le selezioni e le delegazioni italiane ai Festival di Mosca e Karlovy Vary sono organizzate dall’Area Promozione Cinema Contemporaneo (Filmitalia) di Istituto Luce Cinecittà.
17/06/2016, 17:04