FAI BEI SOGNI - Tanti passi per superare il passato
Il film prende il romanzo come punto di partenza, rielaborandone il tempo e lo spazio e sviluppando i temi più ricorrenti nella filmografia di Bellocchio tra cui la famiglia e i suoi drammi esistenziali, la religione ma soprattutto l’essere orfani in tenera età.
Bellocchio segue con salti temporali scollegati la crescita di Massimo (
Nicolò Cabras e Dario Delpero) dalle ore spensierate passate in compagnia della madre (
Barbara Ronchi) alla necessità di sopravvivere al vuoto, al silenzio, al buio della casa a causa della sua improvvisa e inspiegabile scomparsa, difficile da raccontare ai suoi amici e soprattutto da ammettere a se stessi.
Fino a quando Massimo, interpretato in età adulta da
Valerio Mastandrea, non incontra Elisa,
Berenice Bejo, la cui vicinanza dolce e sincera sollecita in lui la volontà di scoprire la verità rompendo il confine sottile e fragile tra l’amore e l’odio.
In "
Fai bei sogni" le immagini cinematografiche racchiudono significati forti e insieme ai dialoghi costruiscono un racconto intimo e personale che si avvicina e tocca nel privato lo spettatore. La fotografia e la musica sono in armonia con Massimo e il suo rapporto con la madre ed evocano l'assenza passando da momenti di luce intensa al buio che limita la vista.
I numerosi primi piani sui personaggi ci permettono di immedesimarci nella vicenda, di innamorarci del volto della madre, di detestare il volto duro e severo del padre (
Guido Caprino) e di simpatizzare con le insicurezze, le domande e i piccoli passi verso la verità di Massimo.
Il film di
Marco Bellocchio è una promessa di serenità futura che necessita un percorso pieno di ostacoli e dolore che aspira alla catarsi liberatoria e infine ci permette di lasciare andar via il passato.
08/11/2016, 15:04
Chiara Preziosa