QUEL BRAVO RAGAZZO - Uno scemo a capo della mafia
Herbert Ballerina, al secolo
Luigi Luciano, è protagonista e autore del film diretto da
Enrico Lando, dimostrando, dopo diverse apparizioni a fianco di registi e attori più "grandi" come
Maccio Capatonda e Checco Zalone, di poter essere lui al centro del film.
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Quel Bravo Ragazzo" è un film divertente che sfrutta gli stereotipi legati alla mafia, vera e cinematografica, per raccontare la storia di un personaggio che finisce in un contesto più grande di lui. E con il Leone di
Herbert Ballerina ci vuole poco: ingenuo ai limiti dell'idiozia, riesce a non capire nulla di ciò che gli succede intorno, creando situazioni esilaranti e una serie di battute costruite e legate al contesto o completamente senza senso come nello stile
Maccio Capatonda.
Gli sceneggiatori ed
Enrico Lando usano al meglio i cliché del genere, a partire dagli interpreti: c'è
Luigi Burruano (I Cento Passi) padre di Leone e anziano boss di Cosa Nostra; c'è il sempre presente
Tony Sperandeo, interprete ideale di ogni film sulla criminalità organizzata; ci sono
Enrico Lo Verso e
Ninni Bruschetta, siciliani doc e interpreti precisi e sensibili. E c'è anche
Daniela Virgilio, non siciliana ma tra gli interpreti principali di quel Romanzo Criminale dove la mafia era di stanza a Roma.
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Quel Bravo Ragazzo" è un film godibile, indovinato negli intenti che però si perde un po' nello sviluppo della storia, forse troppo impegnato a seguire situazioni e battute divertenti e meno a costruire un filo capace di tenere alta l'attenzione fino alla fine.
14/11/2016, 17:33
Stefano Amadio