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LODGING A SCARY LOW HERO - Omaggio a David Bowie


L'album di Pivio in download gratuito il 10 gennaio, a un anno dalla morte di David Bowie


LODGING A SCARY LOW HERO - Omaggio a David Bowie
Pivio, ad un anno esatto di distanza dalla scomparsa di David Bowie decide di rendere omaggio ad uno degli artisti che più hanno influenzato la sua carriera musicale. 12 brani selezionati dai tre album della cosiddetta trilogia berlinese - Low, Heroes e Lodger - e dal successivo Scary Monsters And Super Creeps, che vedeva coinvolto lo stesso gruppo di lavoro dei precedenti tre, Brian Eno e Tony Visconti in testa. Nella tracklist, un’unica canzone originale che da il titolo all’album. Tutti i brani sono stati cantati e suonati esclusivamente da Pivio, utilizzando solo sintetizzatori e drum machines, una scelta che ha permesso di ottenere un caratteristico suono “eighties”.

“Il 10 gennaio di un anno fa” - racconta il musicista - “stavo completando il mio precedente album, It's Fine, Anyaway. Ero impegnato a chiudere il brano When you appear behind the famous actor, ed è arrivata, come un macigno, la terribile notizia. E' stato come se se ne fosse andato un amico di lunghissima data, con cui di fatto ero cresciuto fin dall'adolescenza. Quel dolore, misto a qualcosa simile alla rabbia per la scomparsa è rimasto nella coda strumentale della canzone. Ho voluto concentrarmi sugli anni fra il 1977 e il 1980 perché li identifico con un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho posto le più importanti basi del mio attuale lavoro musicale. Trattandosi di 4 album ho fatto la scelta di selezionarne 3 di ognuno per ottenere una scaletta che desse grandi possibilità di espressione, tenendo comunque conto che mi ero imposto di suonare solo sintetizzatori e di utilizzare solo la mia voce, nient'altro. Date queste premesse ho cercato di individuare all'interno dei singoli album quelle canzoni che potenzialmente potessero essere meglio rappresentate dalla scelta stilistica adottata. Negli ultimi anni della mia carriera artistica mi sono ritrovato spesso nelle condizioni di dover affrontare aspetti che non avrei immaginato di dover gestire, non ultimo una relativa solitudine, io che sono sempre stato abituato a lavorare in squadra (credo in maniera incondizionata nella forza del gruppo). Però era diventato necessario per me realizzare qualcosa in totale autonomia per mettermi alla prova e per poter scegliere una strada musicale, una qualsiasi (ce ne sono tante) in cui non dovessi tenere conto di alcuna suggestione esterna. Ho ottenuto questa libertà con It's Fine, Anyway, e non è un caso che Lodging a Scary Low Hero nasca proprio il giorno in cui ho terminato quel disco. E' stato come un ideale passaggio. Sentivo di dover realizzare questo album".

"Inevitabilmente la scelta complessiva racconta la mia personale visione del Bowie di quel periodo. Avendo scarnificato le canzoni, anche a causa della strumentazione adottata, ne esce, credo, la sua essenza artistica, scevra da tecnicismi e dagli aspetti più esteriori (quelli che peraltro hanno fatto la sua fortuna). Anche questo era uno degli obiettivi che mi ero posto quando ho iniziato a pensare a questo progetto discografico.
In linea di massima mi sono imposto di mantenere invariate le melodie originali (ho volutamente fatto pochissime variazioni in questo senso), lasciandomi invece la facoltà di giocare sul beat e, ovviamente, sugli arrangiamenti. In molti di questi sono nascosti riferimenti a altri brani, non necessariamente di David Bowie, che solo un ascolto molto attento può rivelare. Un piccolo gioco.”


It's Fine, Anyaway


09/01/2017, 10:45