SOCIALMENTE PERICOLOSI - Un'amicizia inaspettata
Nel corso della vita di ciascuno di noi possono avvenire incontri che mai avremmo immaginato e che possono stravolgerci, metterci a dura prova e tirar fuori ciò che non credevamo fosse parte di noi. Proprio come la storia vera dell' inaspettata e inconsueta amicizia tra il giornalista Fabio Valente (
Vinicio Marchioni) e il camorrista ergastolano Mario Spadoni (
Fortunato Cerlino).
La drammaturgia di "
Socialmente pericolosi" intreccia le vicende del rapporto fraterno tra i due personaggi principali con il progetto di scuola e lavoro avviato da Fabio Valente nei quartieri spagnoli di Napoli. Infatti, il titolo provocatorio del film riprende fedelmente il nome dell'associazione fondata su incoraggiamento e protezione di Mario Spadoni, con lo scopo di offrire a ragazzi e ragazze la possibilità di scegliere un percorso alternativo e opposto a quello malavitoso a cui molti di loro sono destinati.
Due fili narrativi, due mondi vicini ma il cui margine di distanza permette di sperare in un futuro migliore che compromette e rompe le aspettative del contesto malavitoso sfidando l’emarginazione e ghettizzazione sociale; al centro c’è il fiducioso giornalista che sovverte gli schemi scoprendo profondamente l’umanità e la fragilità di chi è dietro le sbarre, e la realtà di chi è dimenticato e rischia di finirci. Attraverso l'amicizia tra il giornalista e il camorrista vengono mostrate le condizioni delle carceri toccando temi caldi: suicidi, silenzi, pentiti, alta sicurezza e servizi sanitari.
In "
Socialmente pericolosi" con la regia pulita ed essenziale di
Fabio Venditti lo spettatore può assumere il punto di vista di Fabio seguendo il suo percorso tormentato, ed è chiamato ad interrogarsi su cosa e chi sia realmente pericoloso nella nostra società. Unica ostacolo che accresce la distanza tra lo spettatore medio e la malavita è l'uso del napoletano stretto, forse non a tutti comprensibile.
La colonna sonora curata da
Gian Luca Nigro sostiene e intensifica il racconto senza eccessi o sperimentalismi, lasciando in primo piano il sentimento di affetto e amicizia nato probabilmente dalla curiosità di conoscere l'uno il mondo dell'altro così lontani ma potenzialmente vicini.
20/01/2017, 09:51
Chiara Preziosa