T'AMO PIO BOVE - Chi custodirà la montagna?
Una vera lezione di economia politica, di agraria, con qualche riferimento alla letteratura italiana, dato il titolo carducciano.
Tiziano Sossi affida la sua videocamera e il documentario a
Luigi Antonio Chierico, un contadino che vive in una cascina sotto sfratto, che ama le mucche e le preserva dalla loro estinzione. Una storia commovente che si regge unicamente per le parole piene di passione, rabbia e malinconia di questo montanaro 60enne. Le parole che irrompono nello schermo non appartengono a un semplice uomo nostalgico del passato, ma a un lavoratore che ha subito le conseguenze provocate dalla meccanizzazione e dalla digitalizzazione.
Un dialetto marcato, il sorriso genuino di chi parla della propria amata, le lacrime sincere di chi ha subito iniziative legislative che hanno spazzato via le mucche e le montagne per un palazzo in più, ci faranno appassionare del passato.
Un documentario che si trasforma in una lezione di vita, detta da chi la vita l'ha capita. Viviamo così immersi nella modernità tra tecnologia e falsi bisogni, che non possiamo che sentirci destinatari dealle sentenze che Luigi Antonio rivolge a una generazione che non ha più le forze, perché non è più abituata a stare in contatto con la natura. Perché è con i capezzoli della vacca e non con i bulloni della FIAT che si sfamano le persone.
31/01/2017, 07:26