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Suranga D. Katugampala ed Antonio Augugliaro alla manifestazione
nazionale sul diritto di cittadinanza


Suranga D. Katugampala ed Antonio Augugliaro alla manifestazione nazionale sul diritto di cittadinanza
Suranga D Katugampala (sx) e Antonio Augugliaro (dx)
Dalla Manifestazione nazionale sul diritto di cittadinanza in corso oggi a Roma, organizzata da “L’Italia sono anch’io” e “Italiani senza cittadinanza”, parla Suranga D. Katugampala, giovane regista originario dello Sri Lanka e autore del film “Per un Figlio”. In uscita il 30 marzo con Gina Films di Antonio Augugliaro, regista di “Io Sto con la Sposa”.

"Per un Figlio" è stato realizzato anche grazie al supporto del Premio Mutti - AMM, che da anni rivolge la propria attenzione ai registi migranti attivi in Italia.
Regista e distributore si sono trovati uniti per ribadire che il diritto di cittadinanza è un’opportunità per tutta l’Italia e non solo per i figli degli stranieri nati in Italia.

"Siamo cresciuti qui, parliamo i dialetti delle provincie in cui viviamo. Siamo italiani, ci sentiamo cittadini di un paese che non vuole riconoscerci tali". – afferma Suranga - "Non vogliamo solo appartenere, ma appartenere insieme alle nostre diversità. Allarghiamo questo cerchio. Ci si sta troppo stretti".

"Per un Figlio parla di una generazione di giovani che vivono il conflitto dell’appartenenza, di un legame complesso con i genitori" – spiega Suranga - "Si tratta di un film completamente italiano. Non riconoscerci, non riconoscere le nostre opere artistiche e l’italianità di noi italiani è come vivere fuori dalla contemporaneità".

"Noi siamo qui" – conclude - "viviamo, studiamo, lavoriamo, produciamo cultura, visioni e valori insieme a tutti i giovani e le giovani risorse di questo Paese ma in più portiamo sguardi nuovi e freschi che non possiamo sacrificare sull’altare dell’integrazione perché questo concetto non vuol dire abbracciare una cultura locale rinunciando a sé stessi, ma al contrario, vuol dire portare dentro, includere e fare spazio al nuovo.
Si è integrati quando si è liberi di transitare da un luogo ad un altro, da una lingua all’altra, da un modo di essere all’altro, sentendosi liberi di portare con sé abitudini, consuetudini, bisogni, espressività
".

Suranga D. Katugampala è Srilankese naturalizzato italiano. “Per un Figlio” è il primo lungometraggio di un cineasta figlio di immigrati srilankesi che mette insieme elementi e valori della propria cultura di origine con quelli della cultura italiana, paese nel quale l’autore è cresciuto e ha studiato. Il film è anche il primo esempio di uno sguardo cinematografico di un autore di “seconda generazione”.

Per un Figlio” è girato a Verona dove Suranga D. Katugampala è cresciuto e vive. Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un'ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
Nel film Sunita è interpretata da Kaushalya Fernando, una delle più grandi attrici dello Sri Lanka (Caméra d’Or a Cannes 2005 con il film La terre abandonnée), il giovane protagonista Julian Wijesekara nel ruolo del figlio, qui è alla sua prima prova da attore.

Per Antonio Augugliaro "aderire a questa mobilitazione nazionale è un atto di civiltà. Sembra incredibile che la cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia non sia una cosa scontata e che debba essere ottenuta dopo una lunga lotta burocratica anziché essere garantita per diritto. Tutto questo nell’era in cui le persone sono iper connesse tramite internet da un capo all’altro del globo, il concetto di identità nazionale sembra perdere di senso".

"Chi ha diritto di essere italiano e chi non lo è?" - si domanda Augugliaro - "Dove sta la linea che segna il confine tra identità e alterità? Chi può pensare che la cultura non sia di per sé incontro, scambio e trasformazione? Bisogna prendere atto che i figli di chi è immigrato in Italia hanno già un ruolo nella cultura del nostro Paese".

"Per questo motivo ho deciso di distribuire al cinema il film “Per un figlio”. Con Suranga vogliamo raccontare che l’Italia è anche questo, un Paese con tante risorse e con sguardi provenienti da tutto il mondo che dobbiamo saper valorizzare perché è solo attraversandoli che possiamo capire meglio la contemporaneità".

28/02/2017, 19:03