PIIGS - L'economia secondo, Greco, Melchiorre e Cutraro
"
PIIGS" è il termine coniato dal The Economist per indicare i cinque Paesi europei (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) incapaci di ripagare il debito pubblico accumulato, in seguito alla crisi del 2009. Il perché dall’acronimo di questi Paesi venga fuori la parola “maiali”, è di facile intuizione. Il documentario di
Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre accusa, senza troppe gentilezze, le politiche dell’Unione Europea, in primis l’austerity. La scelta economica su cui si basa la politica europea degli ultimi 8 anni, spiega Warren Mosler, insider finanziario, pare essere frutto di un errore di calcolo, o meglio, dell’errore di una colonna di Excel.
"
PIIGS" però non si limita a raccontare i retroscena di determinate politiche, ma, a sua volta, parla dell’Europa. Europa intesa come Monterotondo, in cui una Cooperativa sociale, a causa dei tagli alla spesa sociale, rischia di mandare a casa 100 lavoratori e lasciare senza assistenza 150 disabili. Il documentario apre una profonda riflessione super partes in cui l’Europa appare come una grande banca, erogatrice di servizi, nei confronti di un cittadino che si è trasformato in un cliente.
Tra le firme dei Capi di Stato a Lisbona e la storia della cooperativa al nord di Roma, la voce narrante di Claudio Santamaria non riesce a dare omogeneità ad un lavoro che si tramuta in un’indagine giornalistica, più che un documentario. La narrazione che deve essere presente anche nel cinema del reale, si perde nelle tante interviste e nella rabbia di chi non è stato ascoltato o di chi ha voglia di dire “ve lo avevo detto”. PIGGS ha una posizione troppo netta e non sfrutta l’occasione per poter avanzare delle teorie sul futuro dell’Europa. Oppure, in ultimis, non si chiede il perché la Spagna cresca del 3% e in fatto di austerity ha superato chiunque, perfino la Germania.
Silvia Saitta02/04/2017, 10:14