TFF35 - ESSI BRUCIANO ANCORA, fu davvero unità?
La Storia si sa, la scrivono i vincitori. E quella del 1861, che racconta della nascita di un'Italia unica e unita, dovrebbe essere la Storia di una vittoria comune. Ma dei fiumi di inchiostro gettati per esaltare il Risorgimento, pochissimo è stato dedicato al Meridione e al sangue che venne sparso nel corso dell'annessione.
Presentato in anteprima al TFF35 nella sezione Onde, "
Essi bruciano ancora" di Felice D'Agostino e Arturo Lavorato è un'operazione cinematografica tanto interessante quanto complessa, che cerca di restituire la parola ai dimenticati, gli abitanti di un Sud che la Storia ha spesso omesso dal suo corso.
Affidando ad attori la lettura di diari, poesie, canti e lettere di brigantaggio e resistenza, il film racconta un Meridione vittima di una scelta imposta dall'alto, quel neonato governo unitario pronto ad azzittire qualsiasi forma di ribellione attraverso la violenza dell'esercito.
L'immagine simbolo, che più di tutte forse restituisce il lascito lungo di quella vicenda ormai distante più di centocinquanta anni, sono quelle costruzioni iniziate e mai finite, oggi note in architettura come "incompiuto siciliano", strutture a cui fu fatto credere di poter diventare palazzina, ma per varie ragioni abbandonate a se stesse.
C'è teatro di avanguardia, c'è l'uso della memoria storica per rileggere il presente, c'è il documentario antropologico. C'è tanto in "Essi bruciano ancora", un'opera a tratti forse criptica, ma che restituisce perfettamente quel mix di rabbia, illusione e desolazione di un popolo che sente bruciare ancora oggi le ferite del passato.
01/12/2017, 19:41
Antonio Capellupo