ZEN SUL GHIACCIO SOTTILE - Il 26 marzo al via le riprese
Chissà se Maia Zenasi, detta ZEN, riuscirà ad entrare nella nazionale di hockey femminile e scappare così dal piccolo paese dell’Appennino che la soffoca. Chissà se è proprio questo il suo sogno, o piuttosto l’essere semplicemente accettata per quello che è, una persona in cerca della propria identità in quel periodo di trasformazione senza tregua che è l’adolescenza.
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ZEN sul Ghiaccio Sottile”, primo lungometraggio di finzione scritto e diretto dalla giovane regista Margherita Ferri, lunedì 26 marzo 2018 batte il primo ciak. La storia, che nel 2013 ha vinto una menzione speciale al Premio Solinas – Storie per il Cinema, è il film italiano sostenuto per il 2017/2018 da Biennale College Cinema, l’attività strategica della Fondazione Biennale di Venezia rivolta alla formazione di giovani film-maker provenienti da tutto il mondo.
Margherita Ferri, 34 anni, di Imola (Bologna), formata all’UCLA di Los Angeles e poi al Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema di Roma, dopo esperienze nel documentario televisivo e cinematografico a livello nazionale e internazionale, e dopo aver co-diretto la pluripremiata web-serie “STATUS”, approda al cinema di finzione con un “coming of age movie” dal sapore fortemente autobiografico.
Protagonista della storia è Maia, un’adolescente solitaria e riottosa, che trova sul ghiaccio della pista da hockey l’unico spazio dove sentirsi sé stessa. Non la pensano così i suoi compagni di squadra, che la bullizzano dentro e fuori dal campo, in un’escalation di violenza che tuttavia Maia non subisce passivamente, ma a cui si ribella. Solo l’incontro casuale e forzato con Vanessa, la fidanzata del capitano della squadra, porterà Maia ad avvicinarsi per la prima volta ad una coetanea, lasciando intravedere un’emotività che tiene ben nascosta sotto l’uniforme che le fa da corazza. Entrambe lotteranno contro le “etichette” che la comunità tende ad appiccicare addosso alle persone, sullo sfondo dell’Appennino Emiliano, brusco e genuino, che fa da contraltare ai personaggi e alle loro relazioni, rivelando scorci di bellezza sconosciuti ai più.
Nel pieno stile della casa di produzione Articolture – già nota per “
Gli Asteroidi”, opera prima di Germano Maccioni presentata come unico film italiano in concorso al 70° Festival di Locarno –, il film è concepito, prodotto e realizzato interamente in Emilia-Romagna, con una troupe quasi del tutto locale. Il cast, d’altronde, presenta per la prima volta sullo schermo la bolognese
Eleonora Conti (Maia) e la friulana
Susanna Acchiardi (Vanessa), accompagnate dal prestigioso cammeo di
Fabrizia Sacchi (Sandra, la madre di Maia).
Attorno alle protagoniste, un gruppo di adolescenti selezionati tra gli studenti delle scuole “della montagna” della Città Metropolitana di Bologna (Istituto Caduti della Direttissima ISICAST di Castiglione dei Pepoli, Istituto Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e Istituto Luigi Fantini di Vergato), a seguito di un laboratorio sui temi della discriminazione e del bullismo realizzato in collaborazione con il Gruppo Scuola e Formazione del Cassero e del Centro Risorse LGBT di Bologna. Insieme a loro, gli atleti di hockey dell’A.S.D. Polisportiva Fanano: una coralità che conferisce estremo realismo al film, resa possibile dalla collaborazione con diversi enti e istituzioni del territorio, a partire dai Comuni di Castiglione dei Pepoli, con l’Unione Appennino Bolognese, e del Comune di Fanano.
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ZEN sul ghiaccio sottile” è prodotto da Articolture, sviluppato all’interno del programma
Biennale College Cinema con il sostegno economico de
La Biennale di Venezia.
Silvia Saitta23/03/2018, 15:50