HOTEL GAGARIN - In Armenia per amore del Cinema
Nicola (
Giuseppe Battiston) è un professore di storia appassionato di cinema russo. Un giorno dopo le lezioni riceve una telefonata: la sceneggiatura che inviò per un bando ministeriale ha vinto. L’indomani Nicola deve partire per l’Armenia per iniziare la preparazione del suo primo film.
Sergio (
Luca Argentero) è un fotografo sgangherato che deve trovare un modo per ripagare i suoi debiti ai suoi spacciatori. Un giorno trova un annuncio di lavoro per un film da girare in Armenia. Si reca al colloquio e viene preso.
Elio (
Claudio Amendola) è un elettricista che fa lavori modesti qua e là. Una sera si trova ad aggiustare il sistema elettrico di un locale. Incontra un uomo e una donna che gli propongono di fare il tecnico luci per un film da girare in Armenia. Lui accetta.
Patrizia (
Silvia d’Amico) è una prostituta. Un giorno si ferma a mangiare un panino da un furgone ambulante e incontra Franco Paradiso (
Tommaso Ragno), un uomo che le propone di diventare la protagonista di un film in Armenia. Lei accetta.
I quattro, capitanati da Valeria (
Barbora Bobulova), l’organizzatrice, partono per l’Armenia. Nessuno è un professionista ma nessuno lo sa. Valeria ha teso una trappola a tutti. L’idea è quella di fare credere alla troupe sgangherata di realizzare un film quando invece lei e Franco Paradiso, con il quale Valeria aveva già lavorato in passato, hanno in mente di intascarsi il finanziamento vinto da Nicola.
Una volta arrivati in Armenia però scoppia una guerra e i cinque italiani sono costretti a rimanere dentro l’
Hotel Gagarin per ordini militari. La reclusione sarò un’inaspettata occasione di felicità che non potranno mai dimenticare.
Il film di
Simone Spada è una commedia riuscita. A volte La scelta del cast è molto buona così come lo è la scelta di averlo ambientato in
Armenia. Le comparse sono state selezionate e dirette in maniera cosciente, regalando allo spettatore alcune delle scene miglior del film come, ad esempio, il finale.
Ciò che arriva di "
Hotel Gagarin" è l’onestà artistica con cui è stato girato; umile, senza pretese ma dritto al cuore. Si intuisce dalla storia che
Simone Spada ama il cinema, e se, vogliamo, un po’ come Nuovo Cinema Paradiso, il regista ha voluto proprio scrivere una lettera d’amore alla settima arte.
Anna Pennella21/05/2018, 08:56